Finalmente la stagione più bella per fare lunghi cammini è iniziata!
Io non vedevo l’ora che la primavera arrivasse e ne ho approfittato: sono appena tornata dalla Via Lauretana toscana, un percorso di circa 115 km dall’incredibile bellezza naturalistica e storica che attraversa il Centro Italia.
Pronti per partire?
Ecco tutte le informazioni per affrontare al meglio questo cammino italiano e, soprattutto, le mie impressioni più sincere.
Come organizzare al meglio la Via Lauretana
Iniziamo col dire che la Via Lauretana non è solo una, ci sono diverse vie e quella che ho scelto io attraversa la Toscana dalla provincia di Siena a quella di Arezzo e per un breve tratto si cammina anche in territorio umbro, dove passa un’altra Via Lauretana che da Assisi porta alla Madonna di Loreto nelle Marche.
Storia e natura qui non mancano. Oltre alla particolare bellezza dei paesaggi toscani, la Via Lauretana è un’antica strada etrusco-romana realizzata in tempi antichi per collegare Cortona a Siena e tutti i principali borghi che attraversa.
Io mi sono fermata più volte ad ammirare le verdi colline da cartolina, ad assaggiare piatti e vini tipici toscani e a godermi il relax di fine tappa. Il cammino serve proprio a vivere il territorio, e ciò che ci può offrire, a 360 gradi.
Quando fare la Via Lauretana
Ho percorso questo cammino ad aprile e mi ritengo super soddisfatta della mia scelta perché il trekking non raggiunge quote elevate e per questo può essere percorso tutto l’anno, ma ahimè i tratti esposti al sole sono davvero molti quindi consiglio di affrontare la Via Lauretana in un periodo non troppo caldo (e possibilmente lontano dalle piogge, poiché il fondo argilloso si trasforma in fango).
In questo periodo i paesaggi hanno colori più vivi. Non vi posso raccontare a parole la profondità del verde che mi sono trovata davanti quando attraversavo le colline toscane. Mi viene in mente la canzone che fa “quanto verde tutto in torno e ancor più in là, sembra quasi un mare d’erba…“.
Le tappe della Via Lauretana toscana
Ufficialmente questo cammino viene proposto come un percorso da completare in 5 tappe.
Come ogni trekking di più giorni però, se sei un po’ abituato a fare questo genere di esperienze, puoi sbizzarrirti come vuoi e organizzare le tappe a tuo piacimento. Puoi scaricare l’app ufficiale delle Vie Lauretane e guardare alcune proposte già strutturate.
Io ho completato la mia Via Lauretana in 4 tappe e l’ho resa un pochino più impegnativa. Puoi quindi rendere il cammino più difficile o più semplice distribuendo i km a tuo piacimento. In questo modo la Via Lauretana toscana può essere adatta sia ai principianti che ai più esperti.
Voglio però darti un grande consiglio: organizza in anticipo tutto ciò che riguarda il tuo percorso, dagli alloggi a eventuali spostamenti interni.
La Via Lauretana toscana infatti è un cammino ben fatto e ben segnato, ma è relativamente nuovo, e quindi richiede uno sforzo in più per quanto riguarda l’organizzazione, per dar modo alle strutture locali di adeguarsi a questo tipo di turismo sostenibile e non solo al ricco americano che porta la famiglia in vacanza in Toscana per diversi giorni. Non improvvisare gli alloggi: potresti trovare tutto pieno, soprattutto nei giorni di festa… certo, a qualcuno piace il brivido dell’avventura ma ti consiglio questa volta di evitare soprattutto se sei alle tue prime esperienze di cammino! Ascolta zia Marika 😊
La segnaletica della Via Lauretana
Il grado di difficoltà di un cammino è dettato dalla distribuzione dei km e del dislivello, ma come abbiamo appena visto, questo è facilmente adattabile alle esigenze di ciascuno con una buona organizzazione premeditata.
Per quanto riguarda l’orientamento e la segnaletica invece le cose si fanno un po’ più facili.
Come ti ho accennato, la Via Lauretana è un percorso di antiche origini che però con il passare del tempo è stato via via poco considerato dai viandanti – magari ora grazie al mio reportage le ridaremo vita, che dici? – questo ha sicuramente influito sulla gestione del percorso da parte dei comuni che attraversa.
Nonostante ciò la segnaletica è presente ed è rappresentata da cartelli e frecce bianchi e rossi, tipici della segnaletica di montagna, a volte aiutati da bollini e frecce adesive. Il logo della Via Lauretana è sempre presente su queste indicazioni ed è rappresentato dalla raffigurazione di un sentiero che conduce ad una Chiesa.
“VL” è l’acronimo spesso riportato su questi cartelli.
Essendo però un cammino giovane dal punto di vista organizzativo, a volte basta poco per perdere un segnavia. Consiglio di scaricare le tracce GPS dal sito Visit Tuscany che sono più aggiornate di quelle sull’app ufficiale e studiarne il percorso prima di partire per la tappa successiva in modo tale da non avere problemi. Ora mi dirai “e quindi l’app mi serve solo per organizzare i giorni di cammino?” no, offre anche una bellissima descrizione di ogni tratto, per farci capire meglio cosa stiamo attraversando.
Il tipo di percorso della Via Lauretana toscana
Lungo la Via Lauretana toscana si cammina per la maggior parte del tempo su strade bianche, sterrate e ben battute, a volte anche lungo qualche sentiero nel bosco. L’asfalto è poco e distribuito ed è soprattutto a ridosso dei centri abitati.
Hai in mente quelle bellissime strade dolci e sinuose che attraversano le verdi colline toscane e che inevitabilmente ti portano a chiederti: “chissà dove portano?”
Ecco, durante la Via Lauretana camminerai proprio lì. E ti assicuro che è bellissimo!
In alcuni casi dovrai attraversare dei guadi: durante questo periodo di siccità sono davvero piccoli e assolutamente non problematici, ma non sottovalutare la loro presenza! Soprattutto durante le giornate piovose potrebbero diventare degli ostacoli non da poco.
Credenziale e testimonium della Via Lauretana
Come ogni cammino che si rispetti, anche in questo caso ogni viandante può avere con sé il suo Passaporto del Pellegrino: una credenziale da timbrare ad ogni tappa che rende ogni camminatore ancora più orgoglioso dei suoi passi. O per lo meno in teoria…
Io ho percorso la Via Lauretana da Siena a Cortona, ho letto che avrei potuto fare la scansione della credenziale sui vari QR code trovati sulla segnaletica ma non li ho mai trovati. Così, ho scoperto a posteriori che avrei potuto richiedere la mia credenziale e il testimonium di fine percorso proprio a Siena e Cortona, negli Info Point.
Contatti e link utili
Per organizzare al meglio la Via Lauretana toscana ti consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale.
Scarica l’app: dovrai registrarti, ma ci vogliono pochi istanti, un nome utente e un’email.
Una volta entrato troverai tutto quello di cui hai bisogno: c’è una sezione legata al cammino e alle sue curiosità, all’accoglienza con i posti in cui mangiare e dormire e le esperienze da vivere lungo il percorso, la mappa (ma prendi traccia del sito ufficiale), paesaggi, borghi e beni culturali da non perdere.
Ho completato la Via Lauretana durante giorni di festa, il ponte del 25 aprile e la Toscana si sa, soprattutto in questi weekend lunghi, pullula di turisti. Questo per noi viandanti può essere un ostacolo perché non sempre si riesce a trovare un alloggio dove vorremmo: a noi è successo proprio così in alcuni tratti.
Per questo motivo continuo a ripetere di organizzarti bene, con largo anticipo, e soprattutto studia tutti gli spostamenti che hai bisogno di fare durante questa esperienza. Per riuscire a superare gli intoppi, dove non abbiamo trovato alloggio, siamo andati in luoghi fuori traccia e ci siamo organizzati con Valdichiana Living per gli spostamenti: se dovessi averne bisogno ricordati in tempo che c’è questo tour operator disponibile e che può darti il sostegno che ti serve.
La mia Via Lauretana Toscana
La Via Lauretana può essere un “semplice” cammino per il viandante che ha solo bisogno di camminare e staccare dalla quotidianità, può essere un allenamento per gli sportivi, un pellegrinaggio per i più devoti, un viaggio vero e proprio per chi cerca esperienze, storia e cultura.
È un percorso versatile.
Oltre ad essere stato il mio primo cammino di coppia, non solo di lavoro, ho voluto immergermi completamente nell’atmosfera toscana. Il Centro Italia da questo punto di vista non si batte: il cibo, le tradizioni e le esperienze che ho vissuto sulla mia pelle sono state rigeneranti.
Voglio raccontarti tutto e tu puoi decidere di replicare la mia Via oppure di modificarla a tuo piacimento rispettando i tuoi gusti e le tue preferenze.
Qui puoi trovare altre alternative per suddividere le tappe come vuoi, io l’ho percorsa in 4 giorni.
Giorno 0: Siena e la partenza
Ormai trovo decisamente più rilassante raggiungere la partenza di un cammino il giorno o la sera prima di iniziare a camminare. È un rito, ti dai il tempo di immergerti nell’atmosfera del trekking, prepari mente e gambe a quello che stai per affrontare.
Oltre al fatto che se arrivi davvero presto puoi approfittarne per visitare una nuova città! In questo caso cerca un po’ di informazioni qui. Siena Italian Hub è nato con il proposito di aiutare gli stranieri ad ambientarsi, ma il Covid li ha messi a dura prova. Non si sono abbattuti e si sono rinnovati! Ora hanno proposte per tutti i gusti e tutte le persone che hanno piacere di incontrare.
Ho raggiunto Siena in auto da Torino.
Ho fatto una passeggiata in centro e assaggiato già le prime prelibatezze – dei pici cacio e pepe spettacolari! – all’Hotel Athena, dove ho dormito prima di iniziare a camminare. Questo hotel è in centro e super comodo, rispondeva perfettamente alle mie esigenze e mi ha dato la possibilità di lasciare la macchina nel loro garage per tutto il tempo del viaggio.
Siena è un crocevia di cammini ed è una città molto turistica, quindi qui hai una vasta scelta per quanto riguarda il ristoro e l’alloggio. Puoi scegliere quello che preferisci in base alle tue esigenze a partire da ostelli e b&b, fino ad arrivare agli hotel più raffinati. A te la scelta!
Ricordati però due cose: fai un salto all’Info Point per chiedere la tua credenziale e organizzati in anticipo per lasciare l’auto.
Noi ci siamo organizzati così, ma magari tu riesci a trovare una soluzione differente. In ogni caso, prova i Pici del Mangia Restaurant dell’Hotel Athena (e la loro super colazione)!
Giorno 1: da Siena ad Asciano
I dettagli
Lunghezza: 34,5 km
Tempo: circa 9 ore con pause
Salita: 850 m
Discesa: -978 m
Altitudine max: 365 m
Il racconto
La mia Via Lauretana inizia sabato 22 aprile, dopo una notte di riposo in centro a Siena e direi un’ottima colazione: non potrei mai partire a pancia vuota!
La partenza ufficiale del cammino è proprio in Piazza del Campo. Per i primi passi di questo antico percorso dovrai attraversare la città fino ad ammirare una delle sue antiche porte: Porta Pispini. Per i primi chilometri il percorso è sul marciapiede o al massimo si percorre la ciclopedonale: dovrai fare almeno 8-9 km prima di lasciarti finalmente alle spalle la vita cittadina e il suo traffico.
Infatti, lasciata Siena attraverserai i centri abitati della periferia, fino a intraprendere la prima stradina immersa nel verde. La tua Via Lauretana ha finalmente inizio e ben presto te ne innamorerai.
Se scegli il periodo primaverile come ho fatto io sarai circondato da colline verdissime e ben presto arriverai ad uno dei paesaggi più belli di tutta la traccia: le Biancane di Leonina. Sono alti cumuli di terra molto chiara originati dall’erosione del suolo nel cuore delle magnifiche Crete Senesi.
In pratica, un paesaggio quasi lunare immerso nei prati di un verde brillante: il contrasto di colori è molto forte e suggestivo e quel senso di ordine lo percepisci per davvero quando davanti ai tuoi occhi si farà spazio anche qualche delicato laghetto solitario.
Per me questo tratto di cammino è stato talmente emozionante e affascinante da vedere che questa è stata assolutamente la mia tappa preferita. E ti dirò di più: voglio tornarci per attraversare questo tratto con una bella passeggiata a cavallo, magari al tramonto!
Se avrai fortuna con il meteo come è successo a me, per diversi km avrai davanti a te due colori predominanti: il verde delle colline dai dolci pendii e l’azzurro vivo del cielo.
Un leggero dislivello e arriverai al primo borgo di questa tappa: Mucigliani. Qui c’è la possibilità di accorciare la tappa e arrivare a Vescona oppure, come abbiamo fatto noi, proseguire per Asciano. Attraverserai piccoli centri abitati in cui arte, cultura e spiritualità sono fortemente connesse grazie alla presenza di antiche chiese.
Un ultimo passaggio vicino alla Provinciale è il segno che stai arrivando alla fine della tappa: Asciano.
Questa prima tappa è molto lunga, ma oltre alla distanza non troverai altre difficoltà. Il dislivello è ben distribuito, cerca però di avere con te la giusta quantità d’acqua perché non ci sono fontanelle.
Da vedere:
– Biancane di Leonina sulle Crete Senesi
Dove abbiamo alloggiato
- Il Bersagliere, appendice dell’unico hotel disponibile ad Asciano. Purtroppo non c’è alternativa.
- Consiglio culinario: la bruschetta gigante del Bar Gaston Fratelli Manieri non te la puoi perdere!
Giorno 2: da Asciano a Sinalunga
I dettagli
Lunghezza: 27,5 km
Tempo: circa 7 ore con pause
Salita: 831 m
Discesa: -663 m
Altitudine max: 530 m
Il racconto
Il secondo giorno non vedevo l’ora di rimettere lo zaino in spalla e iniziare a camminare: il mio corpo si era già abituato al peso dello zaino e all’avanzare lento e sicuro dei miei passi.
Ora si è nel vivo del cammino e lo si percepisce fin da subito!
Infatti, appena fuori Asciano c’è il torrente da guadare. In caso di piogge niente paura: prosegui sulla strada asfalta ed evita il torrente.
Ed ecco la Toscana nel pieno del suo splendore: un mare verde di prati e colline fiorite ti aspetta!
Superati alcuni piccoli paesini dove puoi trovare acqua e viveri, arriverai a quella che viene chiama “la via delle cave” non a caso perché qui si lavora il travertino.
La Via Lauretana prosegue in dolci saliscendi che seguono il profilo delle colline, fino ad arrivare ad un laghetto e di conseguenza all’abitato di San Gimignanello.
Strade bianche si alternano a diversi tratti di strade asfaltate e in questa tappa ti consiglio di avere particolare attenzione alla segnaletica: i 27,5 km ufficiali per noi sono diventati più di 28 perché per un pezzetto abbiamo trovato una segnaletica sbagliata.
D’altronde ogni cammino è una vera e propria avventura e bisogna tener conto anche di qualche imprevisto: io però ti ho avvisato.
Il percorso della Via Lauretana attraversa il territorio di Sinalunga a partire dal borgo di Scrofiano,
per passare davanti alla Chiesa della Madonna del Soccorso e al centro storico. Dopo aver
attraversato un tratto di strada bianca immersa tra i boschi di querce e vigneti e uliveti, si arriva
quindi al centro storico di Sinalunga.
La seconda tappa termina a Sinalunga, ma noi qui non abbiamo trovato posto per alloggiare e ci siamo affidati a Valdichiana Living per farci accompagnare a Bettolle. Non è molto lontano ed è una zona residenziale in cui ci siamo trovati molto bene.
Da vedere:
- la tenuta di San Gimignanello (dove è possibile fermarsi per una visita o degustazione su prenotazione)
- Le Stanze di Larth: in questo spazio museale sono conservati reperti rinvenuti durante le campagne di scavo presso la necropoli di San Giustino, che rivelano il passato etrusco di Sinalunga.
Dove abbiamo alloggiato:
- Residenza Villa Tosca a Bettolle, che ci ha coccolati con una bottiglia di ottimo vino (ne avevamo bisogno). E’ un appartamento, per cui abbiamo potuto fare la spesa e cucinare la nostra cena. In estate trovate anche un idromassaggio in giardino, sarebbe stato la manna dal cielo!
Giorno 3: da Sinalunga a Valiano
I dettagli
Lunghezza: 28,3 km
Tempo: circa 7 ore con pause
Salita: 306 m
Discesa: -346 m
Altitudine max: 364 m
Il racconto
Partiamo con calma dopo una bella colazione e lasciamo Villa Tosca con un pochino di malinconia: questo posto è davvero magico e accogliente, nonostante fuori stia piovendo.
Ci facciamo riaccompagnare ad inizio tappa a Siralunga e anche qui ci accorgiamo subito di essere nel vivo del cammino e nel cuore della Toscana.
Quanto è rilassante e rigenerante camminare su questa strada.
Sono circondata dal verde, un leggero venticello accompagna i nostri passi. Solo noi e qualche altro viandante lungo il percorso… un vero spettacolo.
Passiamo Torrita di Siena, tipico borgo medioevale risalente al 1210, quando l’imperatore Ottone IV elevò Torrita a Feudo, e anch’essa divenne dominio dei Cacciaconti, per rimanere fedele a Siena fino alla sua definitiva sottomissione ai fiorentini.
Passeggiando fra le vie del paese, si può cogliere l’occasione per una sosta golosa, ad esempio
degustando salumi e prodotti tipici locali.
L’approdo ideale del tragitto è il centro storico del borgo di Torrita di Siena con i suoi tanti edifici
sacri, a completamento di un itinerario che è natura, spiritualità e cultura.
Attraversiamo alcune zone umide del territorio popolate da una grande varietà di animaletti e uccelli di vario tipo. Siamo immersi nella Val di Chiana, che una volta era una grande palude. Da qui si superano una serie di piccoli centri abitati e si cammina per alcuni tratti su asfalto attraversando zone un po’ più trafficate e anche lungo ciclopedonali fino ad arrivare alla fine della tappa nell’abitato di Valiano.
Valiano è sempre stato anche un punto di riferimento essenziale per i pellegrini lauretani, che qui trovavano modo per rifocillarsi e riposarsi.
Prima di incamminarci è d’obbligo una visita all’interno del borgo di Valiano che mantiene abbastanza integralmente la sua architettura medievale, con le strette viuzze e i suggestivi scorci.
Ma la parte migliore della tappa per noi arriva ora!
Cosa c’è di meglio se non finire di camminare, dopo 28 km, e ritrovarsi con le gambe sotto il tavolo a degustare vini tipici del posto!?
Noi lo abbiamo fatto e ti assicuro che è stato uno dei fine tappa più bello di sempre.
Ci siamo fermati a La Dogana Enoteca – nata proprio sulla Via Lauretana e chiamata così non a caso perché punto di incontro tra Montepulciano e Cortona, protagonisti di un sentito campanilismo. La Dogana, con i suoi vini della cantina Palazzo Vecchio, era il miglior posto dove mettere da parte le divergenze in perfetto stile italiano: a tavola! Lo chef Mattia ci ha preparato dei piccoli assaggi da accompagnare ai diversi vini.
In un piatto c’erano anche i fiorellini viola del rosmarino… non hai idea dell’esplosione di sapori in bocca!
Oltre al fatto che degusterai inebrianti vini ammirando il panorama collinare di Montepulciano da una parte e il crocevia di viandanti della Via Laureata dall’altra.
Queste sono le esperienze che mi piacciano e che rendono un cammino diverso dagli altri: sono i piccoli dettagli, le novità, la tradizione culinaria… tutte piccole cose che fanno diventare grande un’esperienza del genere. E soprattutto – al contrario dei soliti clichè – che ti fanno sentire fiero di essere italiano.
Da vedere:
- La Via Cassia
- Chiesa della Madonna delle Fonti
- Borgo di Torrita di Siena
Dove abbiamo alloggiato:
- abbiamo preso un transfer per Cortona, te ne parlo a breve
Giorno 4: da Valiano a Cortona
I dettagli
Lunghezza: 24,6 km
Tempo: circa 6 ore con pause
Salita: 495 m
Discesa: -317 m
Altitudine max: 505 m
Il racconto
Siamo arrivati all’ultima tappa della Via Lauretana Toscana, la più breve di tutto il cammino, ma anche questa piena di sorprese e ricca di paesaggi da cartolina.
Subito dopo Valiano si esce dal territorio toscano e per un brevissimo tratto si cammina in Umbria.
Questo non è a caso, infatti l’altra Via Lauretana è umbra: parte da Assisi e arriva fino a Loreto.
Magari un giorno ti racconterò anche di quel percorso! Per ora torniamo alla nostra Via Lauretana toscana che sta per volgere al termine.
Dicevo, dopo poco Valiano i nostri piedi tornano a camminare su strada sterrata e lasciano l’asfalto alle spalle: per diversi chilometri camminerai circondato da campi coltivati e vigneti.
Si attraversano vari centri abitati e soprattutto ti troverai di fronte ad alcuni bivi, quindi ricordati di rimanere super concentrato sulla segnaletica o sulla traccia GPS.
Prima di renderci conto che il cammino sta per finire, ecco che ci viene incontro la sua magia – quella che ogni viandante conosce.
Lungo questa ultima tappa abbiamo fatto stupendi incontri e condiviso passi, chiacchiere e un buon pranzo all’Hostaria La Tufa con tanti altri viandanti, ragazzi e ragazze, prima di separarci di nuovo.
Dopo esserci salutati e aver condiviso questi momenti, che resteranno indelebili, si arriva alla Pieve di San Michelangelo e qui sai che sei quasi arrivato: un ultimo sforzo in salita e avrai raggiunto la fine della tappa e la fine della Via Lauretana toscana a Cortona!
Da vedere:
- Celle di San Francesco: finito il cammino fai un ultimo sforzo e prosegui dopo Cortona a visitare questo splendido luogo perché merita davvero! (un grazie speciale a chi di voi me lo ha consigliato)
Dove abbiamo alloggiato:
- Hotel Villa Santa Margherita: L’accoglienza che riserva Beatrice è rara da queste parti. E’ disponibile, gentile, allegra e si fa in quattro per trovare la soluzione migliore per i propri clienti, la ringrazio di cuore. L’hotel lo trovi subito all’entrata del paese, si affaccia direttamente sul panorama intorno e ha una storia incredibile dato che nasce come struttura di accoglienza negli anni ’30, diventa poi un convento e infine, oggi, un hotel. Cortona è proprio un gioiello, ti consiglio di fermarti qui almeno una notte prima di tornare a Siena.
Perché tornare a Siena
Prima di tornare alla frenetica vita di tutti i giorni, è importante prendersi un momento di pausa. Una meritatissima pausa tra il cammino e la vita a casa, fatto di coccole per il nostro corpo e la mente che lo ha spinto a dare il massimo. Non sottovalutare questo aspetto, le coccole ci fanno bene e permettono di interiorizzare l’esperienza, per tornare a casa più ricchi.
Noi abbiamo ripreso la macchina e siamo andati leggermente fuori dalle mura di Siena, in un luogo magico che si chiama Borgo Grondaie.
Avevamo bisogno di stare nel verde, di prenderci del tempo in un piccolo appartamento in cui potevamo cucinare e lavare i vestiti, ma anche passeggiare nei prati e gustarci con calma la colazione che ci hanno fatto arrivare direttamente in camera. In estate c’è la piscina salata, che a noi camminatori fa davvero molto bene, noi eravamo fuori stagione per cui ci siamo concessi un massaggio da 50 minuti, sempre in camera.
Ciro ci ha rimesso al mondo. Spesso sottovalutiamo l’importanza dei massaggi ma sono importanti tanto quanto lo sport! Ogni singolo fastidio e dolore sono passati, la mia mente si è distesa, mi sono sentita… felice.
Quanto vorrei finire ogni cammino così.
Domande e riposte sulla Via Lauretana
A fine cammino vi chiedo sempre sul profilo Instagram di farmi delle domande a cui poi rispondo nell’articolo. Eccole qui raggruppate per argomenti:
- Consiglieresti la Via Lauretana toscana come cammino da fare?
Sì è molto bello, però non lo sceglierei come primissima esperienza. Lo consiglio a chi ha già fatto qualche cammino e sta cercando “quel qualcosa di diverso”.
- Quale tappa ti è piaciuta di più? Difficoltà?
La prima tappa dall’inizio delle Crete Senesi. Un vero paradiso!
La difficoltà si può decidere in base al proprio livello, organizzando il numero di tappe in base dalla propria preparazione. E’ un buon esercizio per iniziare a capire come auto-regolarsi/organizzarsi.
- È difficile come dislivello?
No, se poi la si spalma in più giorni non si avverte nemmeno troppa fatica.
Presto pubblicherò il video sul mio canale YouTube, così che tu possa farti un’idea più precisa del percorso. Nel frattempo vi auguro buoni passi.
Anonimo
Ciao
Come vi siete organizzati per il rientro a Siena ? Ci sono dei bus o trasporti pubblici ? E’ complicato ?
Grazie
Luca
Marika Ciaccia
Ciao, purtroppo è un gran casino! Con i mezzi devi avere molta pazienza e tempo, se li trovi. Noi ci siamo fatti dare un passaggio in auto da un signore del posto
Ilona
Ciao, grazie per queste informazioni. Io sto preparando la mia Via Lauretana (anche per aprile) da Chiusi a Loreto.
Mi piacerebbe sapere se hai prenotato tutti gli alberghi e B&B?
Grazie in anticipo,
Ilona
Marika Ciaccia
sì vanno prenotati con largo anticipo