Siamo in Liguria, e abbiamo la vicinanza al mare e il passaggio dal clima della costa a quello delle Alpi in uno spazio ridotto. Il territorio ci consente di ammirare una varietà impressionante di microclimi e una stupefacente biodiversità vegetale e faunistica: un vero e proprio mosaico di specie viventi. Senza contare la bellezza di borghi incantati, dalle secolari tradizioni e caratterizzati dalla calda accoglienza dei suoi abitanti.

Alla scoperta di Lucinasco

Lucinasco è un delizioso paese a 25 minuti di auto da Imperia, lungo la Valle Impero, situato nell’entroterra ligure occidentale. Già salendo per i tornanti siamo circondati da ettari di alberi di ulivo ben curati su terrazzamenti che qui chiamano “fasce”. I muri sono realizzati a secco, cioè senza cemento, nel rispetto di una tradizione secolare.
Il paese si trova a 499 m, arroccato sulla cresta della collina. Da una parte si vede il mare in lontananza, dall’altra le Alpi Liguri che d’inverno diventano bianche.

Due lati come se fossero due stagioni, evidenziate anche dal cambio di vegetazione. Il paese è un tipico borgo ligure con la sua chiesa, i suoi vicoli chiamati carruggi, ma con in più un piccolo castello (non visitabile all’interno) e un interessante museo diffuso dell’arte contadina. Il Sindaco attuale sta cercando di tenerli aperti in date fisse, ma ovviamente è meglio informarsi prima. Poco fuori del paese c’è un delizioso laghetto artificiale su cui si riflette la chiesa di Santo Stefano in un quadro idilliaco alla Monet. Un tuffo nel passato testimoniato dal fatto che fino agli anni ’70 la strada per raggiungere il paese era ancora sterrata.

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Dove mangiare: azienda agricola di Cristina Armato

All’inizio del borgo vive da generazioni la famiglia di Cristina Armato, proprietaria di un’azienda agricola e di un agriturismo con poche ma accoglienti camere, arredate con mobili d’epoca secondo la tradizione contadina. Sono molto confortevoli e sfatano lo stereotipo del ligure scontroso e sparagnino. L’azienda è a conduzione familiare, tramandata ai proprietari Cristina e Adriano, aiutati dai figli Diego, Mattia, Enrica e dai nonni Silvano e Silvana. Si respira un’atmosfera pacifica e decisamente cordiale, oltre al notevole impegno, che si percepisce per la realizzazione del loro prodotto d’eccellenza: l’olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure.

Si tratta di una delle pochissime aziende a conduzione femminile nella zona: Cristina ha deciso di continuare la tradizione familiare con impegno e dedizione coltivando gli ulivi nel territorio di Lucinasco e più precisamente nel terreno Prao di Conti, scelta che influisce molto sul gusto delizioso del suo olio grazie alla caratteristica esposizione. È possibile sostare qui per degustare i loro prodotti a km 0 e riposarsi immersi nella pace e nel verde.

Dove andare a piedi

Dopo aver sostato e ammirato le splendide colline coltivate a ulivo, consiglio di fare un giro per la cittadina. Lucinasco, infatti, regala tanti piccoli angoli da scoprire, ricchi di tradizione. Con una facile passeggiata di 35 minuti è possibile raggiungere e visitare la Chiesa della Maddalena, nominata monumento nazionale. Non immaginatevi un edificio nel centro del paese, circondato da altre costruzioni: è un santuario risalente al 1480 che dista 3 km dal centro di Lucinasco. La Chiesa della Maddalena è circondata dal verde, immersa nel bosco, in un ambiente di relax e tranquillità, dove gli abitanti spesso si rifugiano per godersi un momento di pace osservando le colline circostanti. Poco distante dalla chiesa, infatti, c’è un punto panoramico da non perdere: si trova a quota 733 m, proprio nei pressi della Cappelletta del Monte Acquarone. Un luogo quasi magico, anche questo immerso nel verde dei prati. L’edificio di culto in realtà era tradizionalmente chiamato Chiesa del SS. Nome di Maria e risale al 1700 circa. Una vista spettacolare a 360°: da una parte il mare e le verdi colline, dall’altra le Alpi Liguri. Da qui si può scorgere anche Lucinasco.

Dove andare in bicicletta

Lucinasco è perfetta da scoprire anche in sella a una bicicletta. Sono numerosi i sentieri che si addentrano nelle valli laterali, inerpicandosi tra strade bianche sterrate in mezzo alle campagne o altre asfaltate che attraversano i borghi. Sono presenti anche diversi percorsi ad anello, decisamente più comodi per i visitatori che alloggiano proprio a Lucinasco e che desiderano visitare i borghi spostandosi un po’ più velocemente. Attraverso questi percorsi è anche possibile raggiungere la vicina località di Borgomaro:

una caratteristica frazione di origine medievale dove si può vivere la Liguria vera.
La disponibilità della rete sentieristica è davvero molto ampia, tanto da poter scegliere la traccia da percorrere in base alle proprie preferenze e al proprio livello di allenamento: ci sono anche percorsi più tecnici e impegnativi da percorrere in mountain bike.

Contatti utili per organizzare un weekend a Lucinasco

Per avere tutte le informazioni necessarie per organizzare il fine settimana presso l’Azienda Agricola Armato, pernottamento e altri dettagli utili alla riuscita del soggiorno, vi consiglio di contattarla direttamente tramite il suo sito ufficiale www.olioarmato.it oppure tramite www.360liguria.com, di cui fa parte. 360 Liguria si occupa della gestione, organizzazione e promozione del territorio, del turismo e degli eventi presenti nell’area della Liguria di Ponente.

Trekking in Liguria nella Valle Impero

La Valle Impero è meta degli escursionisti e degli amanti dei cammini. Oltre ai numerosi sentieri che collegano i borghi, si possono programmare camminate più impegnative che regalano viste e paesaggi mozzafiato, alternando ambienti di montagna, collina e arrivando persino al mare. Con una buona organizzazione si può rendere questa esperienza unica e anche sostenibile: prendendo come punto di riferimento Imperia, importante città situata sul mare e capoluogo di provincia, è possibile muoversi con i mezzi pubblici per avvicinarsi al punto di partenza desiderato.

Si possono raggiungere le valli da Imperia comodamente in autobus consultando gli orari del sito www.rivieratrasporti.it.
Sono sicura che per tutti gli amanti dei cammini, e quindi della natura, questa scelta sia la migliore, proprio come lo è stato per me: di questi tempi l’alternativa sostenibile è sicuramente da tenere in considerazione.

Una giornata in cammino: il sentiero panoramico alle porte di Imperia

È un trekking abbastanza facile che non presenta tratti tecnici da percorrere.
Da Lucinasco si prende la strada asfaltata fino alla Cappelletta del Monte Acquarone: la si raggiunge dopo circa 200 metri di dislivello (e un’ora e un quarto di camminata). Una piccola sosta per ammirare lo splendido panorama: guardando il mare nelle giornate limpide si possono scorgere persino l’Isola d’Elba, Capraia e la Corsica. Si continua quindi a camminare proprio in direzione del mare, verso Imperia, lungo una via panoramica, per la maggior parte sviluppata in discesa. Il percorso non è complicato e non richiede particolare attrezzatura tecnica se non quella decisa in base al meteo e alle capacità di orientamento: consiglio comunque di portare sempre con sé una cartina e di non improvvisare.

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Trekking di due giorni lungo le cime delle Alpi Liguri

Per i più allenati ed esperti di cammino è possibile fare una traversata più impegnativa, della durata di due giorni, per arrivare all’abitato di Cervo, situato proprio sul mare. Consiglio di scegliere Lucinasco come punto di partenza: da qui, dopo due giornate di cammino zaino in spalla, si raggiungerà Cervo attraversando le cime panoramiche più alte e significative delle Alpi Liguri, da cui scorgere e scoprire gli angoli più autentici e naturali di questo territorio straordinario.

Il percorso non richiede particolari accortezze perché il tracciato è semplice, ma esige comunque una preparazione fisica, una buona capacità di organizzazione e un po’ di esperienza nei cammini: si attraverseranno gli ambienti più selvatici e poco turistici della Liguria (prestando sempre molta attenzione in caso di meteo avverso).

Per quanto riguarda l’allenamento, è importante specificare che la difficoltà maggiore di questo cammino sta proprio nella lunghezza del percorso. Bisogna avere le gambe pronte per macinare circa 47,5 km distribuiti nei due giorni, tenendo anche in considerazione il dislivello, che non è da sottovalutare.

Giorno 1 di cammino:
Lucinasco – Colle San Bartolomeo

Il trekking parte proprio da Lucinasco. Dopo 23 km di cammino, 1380 metri di dislivello in salita e 1248 in discesa, si raggiunge la meta della prima tappa che è Colle San Bartolomeo situato a 630 metri di quota.
Lasciato Lucinasco (che si trova a 499 m) si attraversa il Passo delle Ville e si raggiunge Colle d’Oggia a 1100 metri dopo circa 600 metri di dislivello. Successivamente si scende a San Bernardo di Conio, situato a 989 m di quota e si attraversano i pascoli in un continuo saliscendi fino al Monte Guardiabella (1218 m) toccando altre due cime, il Monte Aurigo (1122 m) e il Monte delle Valasse (1206 m), attraversando il Passo del Lupo.
Colle San Bartolomeo (630 m) si raggiunge dopo circa 7-8 ore di cammino, per questo consiglio di sostare qui, degustando un’ottima e meritata cena all’Hotel Ristorante La Pineta (da prenotare per tempo).

Giorno 2 di cammino:
Colle San Bartolomeo – Cervo

La seconda mattina ci si incammina alla volta del Pizzo d’Evigno a 998 m, che per essere conquistato richiede almeno 45 minuti di cammino.
Anche per questa giornata i chilometri da percorrere non sono da sottovalutare: 24,5 km con 1030 metri di dislivello positivo e i continui saliscendi: 1650 metri di dislivello in discesa, assolutamente da tenere in considerazione per le nostre amate ginocchia, distribuiti lungo tutto il percorso che portano fino al mare).
Una cosa però è certa: durante tutta la tappa il paesaggio è incantevole e molto panoramico. Spesso si incontrano animali liberi al pascolo, come cavalli o mucche, che rendono il cammino ancora più fiabesco e selvaggio allo stesso tempo.

La bellezza non è finita qui! Proprio dalla cima del Monte Evigno, raggiungibile dopo il Passo del Ginestro, con la sua croce di vetta, si scorgono Imperia, Diano e Andora affacciate sul mare, quasi come in un dipinto. Superata la cima si prosegue a sinistra lungo una cresta, che ci sorprende anch’essa con una vista mozzafiato. Una volta superato il Monte Ceresa a 911 metri di quota, si procede in direzione Cervo camminando principalmente in discesa, attraversando continui saliscendi per almeno cinque ore di cammino. Al termine di questo ultimo sforzo, ecco raggiunta la quota più bassa: il trekking finisce proprio a Cervo, un incantevole borgo sul mare.

Dopo il meritato riposo sarà semplice tornare a casa, a Imperia o a Lucinasco: raggiunge- re la fermata dell’autobus lungo la statale di Cervo è facile e intuitivo. Questa è di certo un’alternativa comoda per chi ha parcheggiato l’auto al punto di partenza o per chi ha scelto i mezzi di trasporto pubblici.

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La mia esperienza e alcuni consigli utili per il trekking

Come in tutti i cammini è possibile fare varianti, in base alle preferenze e al livello di allenamento. In questo caso ho deciso di allungare la prima tappa del trekking per raggiungere uno dei luoghi più curiosi e innovativi che conosco. Non potevo non trascorrere una notte al Wild Camping presso il Passo San Giacomo (FB: wildcamping2019), proprio sotto al Pizzo d’Evigno. Se anche voi volete compiere questa deviazione consiglio di organizzarvi bene e in anticipo perché metterla in pratica significa allungare la prima tappa di ben due ore di cammino. Una fatica che è sicuramente ripagata dalla strepitosa esperienza vissuta; in ogni caso, fate sempre attenzione a non superare i vostri limiti. Questo è un breve trekking di due giorni che ha tutti i comfort necessari di cui ogni viandante può avere bisogno. Una comodità che intendo sottolineare è la vicinanza del tracciato alle strade carrozzabili, che rende tutto più facile perché è possibile mettersi d’accordo con i gestori per farsi venire a prendere o per scegliere punti di partenza diversi in base a preferenze/esigenze. Bisogna però prestare particolare attenzione a due aspetti:

1. lungo il trekking i punti d’acqua scarseggiano. Nella prima tappa c’è una fontanella a San Bernardo di Conio, nella seconda ce n’è solo una al Wild Camping, quindi partite ben attrezzati e riforniti;

2. i sentieri liguri sono ben tenuti e segnalati, ma il territorio attraversato da questi trekking risulta più selvaggio e meno turistico rispetto al resto della regione. Per questo occorre prepararsi bene prima della partenza, avere con sé tutto l’occorrente per affrontare al meglio il cammino – tra cui tutto ciò che serve per orientarsi in modo ottimale – e tenere sotto controllo il meteo. Sulle montagne liguri ci sono periodi in cui è comune avventurarsi nella nebbia, quindi meglio non rischiare.

Un weekend di avventure outdoor in Liguria

Durante il trekking di due giorni ho deciso di allungare la prima tappa per vivere una notte indimenticabile. Nei pressi del Passo San Giacomo infatti si trova il Wild Camping, un posto unico e davvero selvaggio. Si trova proprio alle pendici del Monte Evigno a circa 700 metri di quota ed è gestito da Gerry, Francesca e i loro amici, esperti motociclisti enduro che prestano la loro grande esperienza per accompagnare gli ospiti nelle escursioni in bici o a piedi. Non aspettatevi di passare la notte in una normale camera o bungalow: al Wild Camping dormirete sotto le stelle o nelle tende degli indiani! Proprio così: potrete scegliere di passare la notte in un’enorme bolla trasparente e panoramica sotto la volta celeste – la bubble room – oppure nelle caratteristiche teepee.
Oltre a questo, Gerry e Francesca organizzano diverse esperienze outdoor che possono essere consultate nel loro sito ufficiale.

Il territorio ligure della Valle Impero riserva però un’altra sorpresa che potrebbe rivelarsi un’esperienza davvero allettante e unica, come lo è stato per me. Durante il trekking, infatti, al posto di raggiungere l’abitato di Cervo mi sono diretta a Ponti di Pornassio presso il Parco dell’Ombrellone. Prima di raggiungerlo consiglio una breve visita alla medievale Pieve di Teco, una vera scoperta. Il Parco dell’Ombrellone è sede dell’associazione Movimento e Natura attraverso la quale è possibile fare un’esperienza di Canyoning all’ultimo grido nelle acque del Rio Santa Lucia. Dal loro sito ufficiale potete trovare tutte le informazioni. Tramite il van dell’associazione c’è una “servizio navetta” che conduce direttamente all’inizio del torrente. Qui potrete trovare tutta l’attrezzatura occorrente – scarpe, muta e imbrago compresi – e con l’affiancamento di guide esperte potrete avventurarvi tra le cateratte e le pozze del torrente. Per i neofiti l’avventura dura circa due ore, mentre per gli sportivi più esperti ha una durata di quattro ore. Al termine sarete nuovamente al punto base di partenza e nelle vicinanze è presente un bar ristorante.

Sia il Wild Camping sia Movimento e Natura sono a conduzione familiare, sono associati di 360liguria e si impegnano quotidianamente nella valorizzazione del territorio locale e del suo turismo, lento e consapevole.

Per concludere l’esperienza in Liguria

Le esperienze in Liguria non sono affatto finite qui. Vi consiglio infatti di raggiungere i paesi di Mendatica e Monesi per poi arrivare a piedi alla più alta vetta delle Alpi Liguri: il Monte Saccarello a ben 2200 metri slm. Se passate di qui non posso non consigliarvi il Rifugio La Terza, situato a 2000 metri di altitudine, immerso nelle montagne ma con il mare in lontananza sempre in vista. Insomma, una sosta qui è d’obbligo! C’è anche la possibilità di dormire nelle loro camere e di mangiare presso il ristorante che offre prodotti genuini e tipici del territorio, con particolare attenzione anche ai clienti vegetariani e vegani. Inoltre, sono disponibili ben tre appartamenti, ideali per chi vuole essere più indipendente e perfetti per trascorrere un fine settimana alla scoperta delle montagne che circondano il rifugio.

Un altro stop consigliato e decisamente meritato è da fare alle Cantine Ramoinolocalizzate nel Comune di Chiusavecchia; qui è possibile anche fare golose degustazioni con i prodotti locali e tradizionali del territorio. Le cantine organizzano anche visite aziendali ed eventi.

Un’altra esperienza che merita di essere vissuta, durante la visita alla medievale Pieve di Teco, è la visita alla Tenuta Maffone, localizzata proprio nelle vicinanze e immersa nella Valle Arroscia, nella frazione di Acquetico Superiore. La giovane azienda, nata nel 2009, coltiva i suoi terreni con amore e dedizione per produrre vini, grappe e olio di grande qualità. È possibile quindi prenotare un’ottima degustazione in loco.

Per concludere in bellezza questo intenso e ricco weekend in Liguria voglio raccontarvi quello che ho fatto l’ultimo giorno prima di tornare a casa. Spostandomi nell’entroterra fino alla Provincia di Savona, ho vissuto un’altra incredibile esperienza all’insegna del benessere e della natura presso l’Agri Fattoria U Beriun. Anche in questo caso ho scelto un suggestivo posto a conduzione familiare che si impegna nella lavorazione delle materie prime di ottima qualità offerte dal territorio. U Beriun però non è una semplice fattoria: è agriturismo, agricampeggio e fattoria didattica. Oltre a degustare i loro ottimi prodotti, infatti, è possibile dormire in tenda oppure all’interno di magnifici bungalow, circondati dal verde e dai loro animali. La fattoria didattica organizza eventi e iniziative ad hoc per i più piccoli, che possono interagire con gli animali e conoscere il mondo della fattoria, che riserva particolare attenzione al rispetto dell’ambiente e al benessere degli animali. È il posto perfetto se hai bisogno di ritrovare il contatto con la natura e trascorrere qualche ora di relax tra le colline liguri.

Dopo una notte nell’entroterra ho deciso di salutare la Liguria raggiungendo direttamente il mare: sono scesa ad Alassio per un tuffo veloce e per assaporare un pranzo a base di pesce, la specialità tipica che il ristorante Damare offre ai propri commensali. Con la pancia piena, la vista mare e il cuore pieno di nuove avventure da portare sempre con me non posso far altro che salutare questa splendida Liguria e dirle arrivederci, ci vedremo presto.