Ho passato un weekend nella verde Umbria all’insegna trekking, circondata da persone allegre, buon cibo e tanto verde ne Le Terre dei Borghi Verdi, progetto di 21 comuni della bassa Umbria.
Come ciliegina sulla torta aggiungo anche che in Umbria c’è un nuovo cammino ancora tutto da scoprire: il Cammino di San Valentino.
Lascia che ti racconti…
Alla scoperta della Valnerina
Ho iniziato a camminare insieme a un bel gruppetto di persone e alle guide di Tribù in Movimento, capitanate da Marco Cincinelli che ci ha accompagnato lungo il percorso del Cammino di San Valentino raccontandoci gli aneddoti più interessanti.
Il nostro cammino ha avuto inizio alla Porta Urbica di Casteldilago, fino ad arrivare a Arrone, con il suo Museo delle Ceramiche medievali, alcune davvero curiose. Pensate che sono state ritrovate all’interno di “butti”, delle fosse per i rifiuti!
Quelle che mi hanno colpito di più erano delle ciotole dipinte a mano dagli uomini, all’interno c’era l’iniziale dell’amata. Venivano riempite con cioccolatini e poemi, per poi venire regalate alla dama. Non vi ricordano i Baci Perugina?!
A pranzo ci hanno accolto alla Locanda Da Marì, dove Elga ci ha preparato la pasta alla Norma. Ebbene sì, ha voluto portare le sue origini siciliane nel cuore dell’Umbria, in una perfetta mescolanza di culture. La sua accoglienza ai viandanti è fresca e solare, oltre al fatto che ha alcuni posti letto per chi fa tappa ad Arrone, borgo che non ospitava una struttura commerciale da 1100 anni!
Dopo le prime esplorazioni è tempo di proseguire. Prendiamo il sentiero sterrato e lungo la tappa del Cammino di San Valentino mi diverto con un po’ di foraging: in primavera qui è pieno di asparagi selvatici!
I borghi sono sopraelevati rispetto al paesaggio intorno: una posizione strategica per i tempi più bellicosi e che oggi regala ai nostri occhi panorami da cartolina. La Valnerina è una zona rurale e in questa stagione si tinge di verde, colorando i campi e i boschi appena germogliati.
La primavera è perfetta per attraversare l’Umbria perché sei circondato da prati verdissimi e quando entri nei boschi l’aria fresca all’ombra è davvero piacevole. Sicuramente qui anche l’autunno sa il fatto suo, dato che l’altitudine non è mai esagerata ed è pieno di faggete che regalano le meravigliose sfumature del foliage.
La mia meta finale è il borgo di Ferentillo, che svetta su uno sperone di roccia ben visibile dal percorso a piedi.
Giungiamo un poco accaldati al Museo delle Mummie di Ferentillo, situato proprio all’interno della cripta della Chiesa di Santo Stefano. A primo impatto il museo può sembrare macabro, ma secondo me è un’esperienza da vivere (perdona il gioco di parole, stiamo pur sempre visitando un museo che tratta la morte). Oltre ad aver acceso il mio interesse, questa scoperta ha dato una marcia in più al Cammino di San Valentino.
Vedrai dei corpi molto ben conservati, grazie alle particolari condizioni climatiche in cui stavano e, probabilmente, ad un fungo che ne ha permesso la conservazione. Ancora oggi sono esposti all’aria naturale e non riportano danni. Sono dei veri reperti storici: dai teschi colpiti da proiettili durante la guerra, a spose sepolte con corredo nuziale, è un museo – da brividi – che tratta una tematica del tutto naturale.
Informazioni tecniche
- Casteldilago – Arrone – Ferentillo
- Distanza 8 km
- Dislivello +208 / -208
- Difficoltà E
- Concediti una birra di fine tappa al birrificio Magester
Da Montefranco a Polino passando per il Castello di San Mamiliano
L’escursione del secondo giorno inizia con l’esplorazione di un altro borgo molto caratteristico che è Montefranco e prosegue con l’arrivo al Monte Moro e i resti del suo santuario. Un sito archeologico di notevole interesse, dato il ritrovamento di numerosi reperti in questa zona che, fino all’arrivo dei romani, probabilmente rappresentava un sito di culto e un luogo di aggregazione delle comunità antiche.
Dal santuario una strada ci condurrà fino all’antico Castello di San Mamiliano dove, una tradizione vuole, sia stato un tempo sede dei Templari. La nostra simpatica guida, Sebastiano Torlini, ci ha intrattenuti raccontando leggende, che pare abbiano un fondo di realtà.
Informazioni tecniche
- Percorso sterrato
- Distanza 5 km
- Dislivello +340/-168
- Difficoltà E
Esplorando i dintorni di Polino
Il borgo di Polino ci accoglie con una balconata spettacolare. E’ qui che ho pienamente capito perché l’Umbria viene definita il polmone verde dell’Italia.
Ci siamo incamminati lungo un suggestivo anello di 8 km che permette di attraversare la Cava dell’Oro e visitare l’antica Dogana Pontificia all’interno della località chiamata Salto del Cieco, fino poi a ritornare al punto di partenza.
Come puoi immaginare anche in questo caso archeologia e storia sono le protagoniste, infatti la dogana era una stazione militare, piena di briganti, che proteggeva il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie.
Informazioni tecniche
- Percorso sterrato
- Distanza 8 km
- Dislivello
- Difficoltà E
Il Cammino di San Valentino in Umbria
Il Cammino di San Valentino è nuovissimo in Umbria. Sapevi che questo santo, conosciuto in tutto il mondo, è originario di qui?
Situato nell’Umbria meridionale, nel cuore della Valnerina, questo trekking a tappe dedicato al santo dell’amore è a tutti gli effetti una splendida iniziativa che ha permesso di collegare tracciati già esistenti attraversando borghi, terre, storia e tradizioni della Provincia di Terni.
La particolarità del cammino sta proprio nel fatto che attraversando i diversi borghi spicca la loro origine medievale, ben evidente, ma oltre a castelli e mura in ognuno di loro ci sono punti di interesse diversi e curiosi, da non lasciare indietro durante il cammino.
Io in questi due giorni appena passati ho percorso solo una parte del trekking ufficiale, giusto per averne un assaggio e farmi venire voglia di tornare in Umbria a completarlo il prima possibile.
Come è strutturato
Il percorso si sviluppa per circa 193 km suddivisi ufficialmente in 10 tappe. È un anello che parte e termina alla Basilica di San Valentino e questo rende le cose più semplici per quanto riguarda l’organizzazione perché occorre solo preoccuparsi di raggiungere il luogo della partenza, sia che tu ti sposterai in auto sia che lo tu lo faccia con mezzi.
Le tappe ufficiali
- Tappa 1: dalla Basilica di San Valentino a Stroncone 12,9 km
- Tappa 2: da Stroncone a Marmome 24,4 km
- Tappa 3: da Marmore a Precetto 23,4 km
- Tappa 4: Da Precetto a Ferentillo 20 km
- Tappa 5: Da Ferentillo a Torreorsina 17 km
- Tappa 6: Da Torreorsina al Santuario Madonna dell’Ulivo 18,6 km
- Tappa 7: Dalla Madonna dell’Ulivo a San Gemini 20,5 km
- Tappa 8: da San Gemini a Narni 21,2 km
- Tappa 9: Da Narni a Itieli 12,3 km
- Tappa 10: Da Itieli alla Basilica di San Valentino 23 km
Link utili per organizzarti al meglio
Sta per essere lanciato il sito ufficiale, nel frattempo puoi tenerti aggiornato sulla pagina Facebook.
Quando fare il cammino di San Valentino
Per questo cammino in Umbria, come per i Borghi Silenti, consiglio le mezze stagioni principalmente per una questione di temperatura e maggior semplicità del percorso: in estate può fare molto caldo, ma è comunque fattibile se ci si incammina di buon mattino evitando di trascorrere le ore più calde sotto il sole.
Come sempre, tieni d’occhio anche le piogge che possono rendere spiacevoli alcuni tratti.
Sentiero e segnaletica
È stato tracciato e segnalato con appositivi cartelli ed adesivi, mentre le tracce GPS saranno disponibili a breve. Inserirò qui il link appena saranno accessibili!
Il cuore verde dell’Umbria
Sono stata in Umbria diverse volte, ma solo per fare il cammino dei Borghi Silenti, da sola o con voi, e devo dire che finora è un luogo che non mi ha mai deluso. L’accoglienza che respiro qui, non l’ho trovata in nessun’altra regione italiana.
Il giorno dopo la nostra prima escursione di gruppo lungo il Cammino di San Valentino ho avuto modo di percorrere altri passi attraverso borghi e natura che credo mi porterò nel cuore per un bel po’ – San Valentino, merito tuo?!
Oltre alla bellezza in sé, una buona parte del merito della riuscita di questa giornata è dovuta a Federico Rubini, che ci ha accompagnato in queste esperienze, coinvolgendoci nei suoi racconti… e nella raccolta di asparagi.
Umbria Primavera in Cammino
Tutto questo peregrinare lo devo a Umbria Primavera in Cammino, il festival dedicato al trekking nelle Terre dei Borghi Verdi.
Queste giornate così ricche e intense sono avvenute grazie ad un evento che ha reso 5 zone di interesse del territorio umbro le protagoniste di 5 diversi weekend primaverili.
Queste iniziative che invitano ai passi leggeri, allo stare in natura e all’avventurarsi fuori di casa hanno coinvolto ben 21 comuni. Ma questo è solo l’inizio.
I borghi da visitare sono bellissimi, ben conservati e le loro tradizioni più antiche non vanno dimenticate. Queste sono le iniziative che mi colpiscono e che voglio continuare a valorizzare per andare nella giusta direzione, tutti insieme.
Il cammino è anche questo: immergersi in un luogo a 360 gradi, farlo in punta di piedi e tornare a casa più ricchi e motivati.
Dulcis in fundo, prima di tornare a casa…
La Cascata delle Marmore in Umbria
A due passi da Casteldilago troviamo un sito famosissimo: la Cascata delle Marmore.
E’ formata dai fiumi Velino e Nera, affluenti del Tevere nei pressi di Terni, quasi allo sbocco della Valnerina. A flusso controllato, è la più alta cascata artificiale d’Europa e tra le più alte del mondo, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m suddiviso in tre salti.
Premesso che nel parco si può passare una intera giornata, con circa 3 ore si riesce a vederne gran parte.
Dovrai pagare un biglietto d’ingresso e il parcheggio, ma ne vale assolutamente la pena.
Nel parco sono possibili attività sportive come il trekking, ma non solo: la speleologia nelle grotte naturali e nel sottosuolo; il torrentismo tra i canyon e le forre dei corsi d’acqua; il rafting con il gommone, hydrospeed e tanto altro.
L’area è aperta tutti i giorni, il rilascio dell’acqua non è però continuo (controlla gli orari nel sito ufficiale).
Consiglio abbigliamento comodo e a strati, scarpe comode e un impermeabile per i numerosi schizzi (se non veri e propri getti d’acqua). Per il cibo ci sono tanti punti ristoro. In ultimo, porta con te spirito di avventura e la magia della scoperta.
Buoni passi!
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