Una delle escursioni più belle mai fatte, quella per arrivare al Lago Nero in Val Formazza (Verbano-Cusio-Ossola). Un paesaggio ricco di cascate, fiori di ogni colore, verde a  perdita d’occhio e laghi, laghi alpini gelidi e da conquistare, passando per sentieri che spesso sono nascosti e risvegliano tutta la tua capacità di orientamento e determinazione nell’arrivare alla meta.

Lago-Nero

Partenza: Riale 1730 mt

Arrivo: Lago Nero 2428 mt

I più determinati possono arrivare al Corno di Talli a 2703 mt.

Da Riale, dove si può facilmente trovare parcheggio, si prende il sentiero che abbiamo visto in precedenza per il Lago Kastel e i Laghi di Boden.

Questa escursione è bellissima anche perché per raggiungere il Lago Nero si passa per il Kastel e la casa del custode Enel, ormai abbandonata.

Noi abbiamo fatto sosta in questo lago per mangiare un panino e fare un bagnato gelido ma ristoratore. Fa caldo in estate, ma si trova ancora neve.

Si prosegue oltre la casa del custode, il sentiero è ben battuto e segnalato. Difficile perdersi, ma è facile trovarlo a tratti sbarrato da vecchie valanghe. Non preoccuparti, il modo per aggirarle lo troverai facilmente. Continua a camminare.

La direzione giusta è verso l’Alpe Ghighel a 2130 mt.

L’intero percorso è ricco di ruscelli e pietraie, il consiglio è di usare scarpe impermeabili (ma non è fondamentale per la buona riuscita del trekking).

Camminerai sempre in leggera salita, con qualche strappo verticale verso la fine del percorso. Della serie “la vista più bella è dopo la salita più dura” 😉

Difficoltà del percorso

L’escursione è lunga una ventina di km ma è alla portata di tutti, l’unico problema reale (e quindi escludo l’attraversamento dei torrentelli o di slavine) è l’ultimo tratto in salita. Noi abbiamo trovato tutto il sentiero sbarrato dalla neve e ci siamo inventate un percorso alternativo arrampicandoci sui massi dell’ultima placca rocciosa.

Evita di farlo, prendi il sentiero sulla neve, che è più lento e noioso, (camminare sulla neve con le scarpe da trekking o trail running non è poi così semplice) passa una bellissima cascata e arriva all’ultimo tratto, il più difficile.

Si tratta di una slavina verticale, se non c’è la neve ci sono i sassi a renderti la tratta interessante.

I segnali del sentiero si vedono appena ma è l’unica via possibile (anche se la tua sensazione sarà “non può essere quello il sentiero… non deve essere quello!”).

Una volta fatta l’ultima piccola fatica avrai davanti a te l’incantevole Lago Nero.

Lago-Nero

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Il Lago Nero

Il bello dei laghi alpini è che mutano il loro aspetto a seconda del meteo. Io sono sempre stata abbastanza fortunata, trovandomi ad ammirare colori che paiono artificiali, ma il lago Kastel, visto in pieno autunno e piena estate si è sempre rivelato una meraviglia.

Il Lago Nero è quasi impossibile vederlo nella stagione fredda, è in una zona troppo pericolosa ed il rischio valanghe, come abbiamo constatato, è elevato.

Il Lago Nero è cristallino, limpido, pieno di ghiaccio e circondato da montagne che lo tengono al riparo dal sole.

Goditi la sosta, prenditi il tempo che vuoi (prenditi soprattutto il clima fresco, lontano dalla calura estiva), successivamente potrai ritornare alla base dal medesimo sentiero, facendo attenzione ai primi tratti in forte pendenza.

Per la varietà di natura incontrata è una delle escursioni che più mi sento di consigliare.

Chiedo solo una cosa in cambio, qualche foto che mi possa riportare con la mente su quei sentieri colorati (usa il tag #mylifeintrek), in attesa di un reale ritorno.

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