Il trekking dall’Alpe Baranca a Carcoforo, passando per il Col d’Egua, è un’esperienza che unisce storia, natura e avventura. Questo percorso l’ho scoperto lungo la Grande Traversata delle Alpi (GTA) e non solo offre panorami mozzafiato, ma anche un’immersione nella storia partigiana della zona e incontri ravvicinati con la fauna locale.

La storia partigiana e Villa Aprilia

Durante la Seconda Guerra Mondiale, queste montagne furono teatro di numerose azioni partigiane. Villa Aprilia, conosciuta anche come Villa Lancia, è un luogo emblematico. Costruita nel 1908, la villa fu un rifugio per i partigiani e un simbolo di resistenza contro l’occupazione. Oggi, le rovine della villa raccontano storie di coraggio e sacrificio, offrendo un momento di riflessione su un passato non troppo lontano.

Il magico avvistamento dei camosci e le tracce di lupo

Lungo il percorso, è possibile avvistare camosci che si muovono agilmente tra le rocce e i rododendri. Questi incontri sono momenti magici che ricordano la bellezza e la fragilità della natura. Le tracce di lupo sulla neve aggiungono un tocco di mistero e avventura al trekking, testimoniando la presenza di questi affascinanti predatori.

Il bivacco al Col d’Egua

Il bivacco situato nei pressi del Col d’Egua è un vero gioiello. Tenuto in maniera impeccabile, offre ogni comfort necessario per una sosta rigenerante. Tuttavia, non manca qualche nota di colore: un biglietto lasciato da un escursionista lamentava l’assenza di caffè con caffeina, dimenticando che il bivacco non è un bar e che ognuno dovrebbe portare con sé ciò di cui ha bisogno. Questo episodio, seppur curioso, non toglie nulla alla magia del luogo e al silenzio che regna sovrano in montagna.

La discesa a Carcoforo e il pernotto all’Alpenrose

La discesa verso Carcoforo, sebbene un po’ disturbata dal pascolo delle mucche, che ha rovinato il sentiero, offre comunque scorci incantevoli. Una volta arrivati a Carcoforo, il pernotto all’Alpenrose è stato perfetto. Il personale gentile e disponibile e l’ottima cucina rendono questo rifugio un luogo che consiglio vivamente a tutti gli escursionisti.

Dati tecnici del percorso

  • Distanza: 9.6 km
  • Partenza: Alpe Baranca (1600 m)
  • Arrivo: Carcoforo (1307 m)
  • Dislivello positivo: 673 m
  • Dislivello negativo: 963 m
  • Altitudine massima: 2236 m
  • Altitudine minima: 1307 m
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Questo trekking è un’esperienza che combina la bellezza naturale con la ricchezza storica, offrendo momenti di pura magia e riflessione, ed è qui, in Valsesia, che mi sono formata come guida escursionistica ambientale. Esperienza che mi ha arricchito la vita e che mi ha permesso di camminare oltre gli schermi con molti di voi 🙂