Serviva una scusa per visitare il Lago d’Iseo e finalmente eccomi, attratta dallo scalpore creato dalla passerella galleggiante dell’artista bulgaro Christo: The Floating Piers. Quello che ho trovato mi ha in parte delusa, ti spiego il perché.

The-Floating-Piers

The Floating Piers

Sono arrivata da Iseo perché, per l’esagerata affluenza di turisti giunti alla The Floating Piers, la strada da Sulzano era chiusa. Qui mi sono trovata davanti a parcheggi dalla modica cifra di 20 euro per sosta! La mia permanenza non sarebbe durata più di un pomeriggio, quindi mi è sembrato un vero furto. Ho così deciso di lasciare la macchina nei parcheggi “blu” comunali, risparmiando più della metà.

All’imbarcadero ho preso il traghetto diretto a Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Italia e di gran parte dell’Europa. Il panorama mi ha rapita. Sono abituata ai paesaggi di lago, avendone ben 7 intorno a casa, ma quello che ho visto lì, complice la giornata limpida, mi ha lasciata un luccichio negli occhi.

Una volta attraccati mi sono mischiata alla folla. Il caldo era torrido e le code per le fontanelle erano lunghissime. Dato l’alto numero di persone che percorrevano per la stretta via principale ho deciso di rimandare la camminata sulla passerella per salire nel paesino ed esplorarlo dall’alto. Non riesco a capire come mai la gente fosse tutta sulla passerella ed il resto dell’isolotto fosse deserto! Questa è stata la mia fortuna perché dall’alto la vista era meravigliosa e l’aria leggermente ventilata. Ho trovato un cimitero e il pensiero balzato in testa è stato “dove c’è un cimitero c’è un rubinetto d’acqua!”, ti lascio immaginare il seguito…

The-Floating-Piers

[TRUCCHI PER PRENOTARE UN VOLO]

Una volta rinfrescata sono salita sulla striscia galleggiante. Ho sentito pareri entusiasti su The Floating Piers e non voglio dire che questa esperienza non meritava attenzioni, però non sono rimasta contenta. Ero attratta dall’idea di “camminare sull’acqua” ma effettivamente altro non ho trovato che un comune pontile. Ho tolto le scarpe per “avere l’illusione di sentire le onde”, ma ho sentito solo i duri galleggianti sottostanti (a fine giornata avevo male alle piante dei piedi e alle caviglie). Il pontile dondolava spinto dalla corrente e un po’ per questo motivo, un po’ per il colore giallo intenso della tela che lo ricopriva, mi sono sentita girare la testa. Molte persone erano a terra (per lo più anziani) e nell’arco del pomeriggio ho visto arrivare diverse ambulanze. In ogni caso le misure di sicurezza erano ben organizzate.

Non mi è parso di camminare sulle acque bensì su una strada nauseante. Ho poi dovuto aspettare ore il traghetto di ritorno poiché ne passava uno ogni ora e mezza, dando decisamente un servizio insufficiente per l’affluenza di persone della giornata. Sono tornata a casa stanca e stressata, però questo è il parere di una persona che non ama camminare nei luoghi affollati. Prendilo come tale.

[BUDGET PER IL CAMMINO DI SANTIAGO]

In generale l’esperienza The Floating Piers è stata per me un vero flop, ma il consiglio che voglio dare, con il cuore, è di andare a visitare questa magnifica località italiana almeno una volta nella vita. Ciò che si presenta alla vista è davvero spettacolare. Segue il video con cui puoi farti un’idea più precisa di quello che hai letto. E tu ci sei stato? Com’è stata l’esperienza?