Diciamoci la verità, volare spesso è un incubo. Come programmare il volo in tutta tranquillità? Vediamo insieme alcuni consigli che siano pratici ed aiutino davvero a superare la paura di volare.

Canadair sul Lago di Varese
Sto per prenotare un lunghissimo volo, il più lungo fatto fin ora e l’ostacolo è grandissimo se penso alla mia pregressa embolia e l’ansia che ne seguirà.
Lo dico: ho paura di volare.
Facendo ricerche qui e là ho scoperto di essere in buona compagnia, la paura dell’aereo è tra le fobie più diffuse nel mondo moderno.
Alcune persone (magari anche tu che stai leggendo) non hanno mai deciso di avventurarsi tra le nuvole a causa di questo blocco psicologico, altri non si sono mai avvicinati ad un aeroporto.
Ci sono persone che volano frequentemente per piacere o per lavoro e tra loro alcune lottano contro l’aviofobia (si dice anche aerofobia ma volevo sembrare più acculturata).
Quali sono i sintomi? Ansia, respiro difficoltoso, tanta sudorazione (poveri vicini), nausea o tachicardia nei casi più estremi.
E se tu che leggi sei un coraggioso esploratore del cielo, dì la verità a Marikuccia tua… ammetti di aver provato almeno una volta nella vita un pochino di ansia.
Io personalmente mi innervosisco quando mi dicono “l’aereo è statisticamente il mezzo di trasporto più sicuro del mondo” e se sono io la sfigata della situazione? Io e altre 300 persone, in una sfiga collettiva all’ennesima potenza? Non sarebbe la prima volta in fondo.
E poi ci sono loro, esperti piloti e anche ingegneri aeronautici che spiegano come diamine fa un aereo a volare.
Pare anche che sia di moda tra alcuni brillanti piloti accogliere i passeggeri dicendo “Complimenti, avete appena completato il tragitto più pericoloso del vostro viaggio!”, ovviamente riferendosi a quello in macchina per raggiungere l’aeroporto.
Chissenefrega. Ho l’ansia. Sono irrazionale e altamente inconsapevole del mio corpo. Dammi un motivo per non rendere il TUO viaggio pericoloso, mangiandoti qui e ora.
I corsi antipanico
E’ risaputo che sia tipo 40000 volte più pericoloso morire in un incidente d’auto piuttosto che aereo, ma l’ansia di salire in aereo, il terrore al momento della chiusura dei portelloni ha posseduto la maggior parte di noi almeno una volta, tanto da non volare neanche una volta nella vita.
Alitalia nel 1997 ha dato la luce al programma “Voglia di volare”, ad oggi almeno 3000 persone hanno partecipato.
Alitalia dice che il 90% di loro ora volano felici come fringuelli in amore.
I corsi vengono svolti sia a Roma che a Milano, si parla di più di € 500 a persona (lo dico in caso anche tu, come me, hai pensato che 3000 persone per un progetto in atto dal ’97 siano poche) e prevedono spiegazioni sulla psicologia umana e sulla tecnica aerodinamica, al cospetto di uno psicologo e di un comandante Alitalia.
Si passa poi al simulatore di volo e una gita alla Training Academy, dove si andrà a spiare gli addestramenti di hostess e stuart, si faranno esercizi di relax, volo di andata e ritorno italiano e assistenza post volo della durata di un anno.
Anche Lufthansa pensa ai propri clienti, con i seminari per volare rilassati.
Domande e risposte sul volo aereo
⦁ Vedo oscillare le ali, si stanno staccando?
Intanto è tutto normale, anzi DEVE accadere.
Rispettano i criteri di elasticità con cui sono state progettate, inoltre sono fatte per sopportare oscillazioni ben maggiori di quelle a cui sono sottoposte durante il volo.
E’ praticamente impossibile che si stacchino dal resto del mezzo.
⦁ Il portellone si può aprire risucchiandomi fuori?
No. Sono incastrati nell’aereo e si possono aprire solo da terra e solo dopo la depressurizzazione.
⦁ Un vuoto d’aria può farci precipitare?
No. Che poi il vuoto d’aria è una turbolenza, un cambiamento di intensità e direzione delle correnti d’aria.
E’ naturale che l’aereo ne subisca gli spostamenti sia in modo orizzontale che verticale.
Le previsioni meteo ed alcuni strumenti a bordo aiutano ad evitarle, ma se queste vengono riscontrate sulla via si ripiega su un cambio di rotta, cambio di quota, cambio di velocità…
⦁ Perché l’areo scricchiola peggio di una casa abbandonata?
Come già detto, l’aereo è stato creato per sopportare oscillazioni, prendilo come un adattamento di elasticità.
⦁ Un fulmine ci può trapassare?
Sì. Anche se raramente. In ogni caso né le persone né la strumentazione subirebbero dei danni, il fulmine scivola sulla “carrozzeria” e si scarica nell’aria intorno.
⦁ Può succedere che il carrello non si apra?
Può succedere che non si apra in modo automatico, ma ci sono manovre manuali in tal caso. Comunque l’aereo può atterrare anche senza il carrello senza riportare danni ai passeggeri.
In alcuni casi, se necessario, si cosparge la pista di schiuma, può essere un’esperienza divertente! No?
⦁ E se il pilota atterra tutto storto?
I piloti sono sotto addestramento anche quando non volano, con i simulatori.
Nel loro addestramento imparano ad atterrare “tutti storti” per ovviare al vento laterale o altri imprevisti.
L’aereo può atterrare un po’ storto ma entro i limiti consentiti e che il pilota ovviamente conosce.
L’inclinazione non è un problema.


Il mio bellissimo volo in parapendio
I consigli per controllare la paura di volare
Per noi non è naturale volare in aereo, paura e agitazioni sono del tutto normali.
Cosa si può fare? In alcuni casi serve un esperto, e ci arriviamo alla fine dell’articolo, ma in generale possono essere utili delle semplici linee guida.
Volagratis.com ce ne suggerisce alcuni molto validi:
⦁ Più ti informi, più mantieni la tranquillità
La paura è spesso irrazionale, si tende ad esagerare i rischi. Basta consultare le famose statistiche, questi miti, per capire che in effetti l’aereo è davvero il mezzo più sicuro, perché ha meno incidenti e meno vittime.
Ovvio che più ci diciamo cose tipo “io ho paura e quindi non volo” più avremo paura. Basta volerne uscire davvero per imparare a gestire l’ansia e l’insicurezza, spesso è la disinformazione la causa di paura.
⦁ Pensa positivo
Ti ho visto far roteare gli occhi! Ma ragiona, più si avvicina il volo e più l’ansia cresce, devi concentrarti sulle tue fantasie migliori.
Visualizza situazioni positive e prova a dire cose positive, da quando esci di casa fino a quando decolli.
Io, ad esempio, immagino di essere perfettamente a mio agio e funziona sempre.
Se i pensieri neri arrivano ugualmente, io mi concentro su altri pensieri più felici.
Sarà una cosa da hipster ma su di me funziona, provaci prima di rassegnarti.
⦁ Sii in orario
In modo da non stressarti per ritardi o traffico, che hai già il tuo bel pensare.
Evita la fretta e controlla la situazione, esci di casa in anticipo, arriva con calma in aeroporto, rilassati un po’ prima del volo.
Io mi distraggo facilmente girando i negozi o osservando le persone intorno a me.
⦁ Distraiti
Ascolta la musica che ti piace (solo cose allegre per favore), fatti una playlist di musica rilassante per il volo o di training autogeno che accompagni il tuo respiro.
Io mi porto sempre il Kobo per leggere un buon libro o il diario dei viaggi per iniziare a buttare giù i pensieri, se il volo è particolarmente lungo penso anche a serie tv o film su tablet.
Inutile dire che puoi anche fare conversazione o dormire.
⦁ Non sederti vicino al finestrino
E te lo dice una che fotografa e riprende in video ogni nuvoletta che vede.
Se hai paura tenderai a voler controllare tutto, vorrai guardare le ali e persino i motori, vorrai controllare che tutto sia a posto.
Non puoi controllare queste cose, quindi più ci provi e più l’ansia aumenta.
Sostituisci la mania del controllo con le distrazioni che dicevamo prima (parla, scrivi, guarda le persone e inventa storie assurde su di loro…)
⦁ Guarda il personale di bordo
E’ il mio più vecchio trucco.
In passato immaginavo fossero addestrati a sorridere e mostrarsi serenti anche durante una precipitazione ma ho capito che se ci fosse un reale motivo per aver paura anche loro avrebbero la faccia di un fantasma, vederli sereni mi mette pace.
⦁ Sfuggi al negativo
Gli incidenti aerei capitano, ma sono minimi e ogni giorno centinaia di aerei volano sulle stesse tratte di tutto il mondo.
Pensare alle possibili tragedie ti farà provare più calma?
Pensa a cose belle, volare è una cosa pazzesca, veloce e pratica. Ne hai bisogno se vuoi raggiungere quel posto da favola che sogni da tempo.
Medita, impara a rilassarti e a controllare le tue emozioni.
Se hai un attacco di ansia il personale di bordo saprà coccolarti nel modo migliore.
⦁ Se ci sono turbolenze respira profondamente
Allaccia la cintura e se provi inquietudine chiedi di farti sedere nella zona centrale, tra le ali dell’aereo per intenderci, o agisci prenotando il posto da casa, è la zona più stabile.
In questi momenti ricorda che i piloti sono preparati per le più diverse emergenze, mantieni la calma tanto qualsiasi cosa succeda la tua agitazione non farà che peggiorare le cose, di certo non le risolve.
Chiediti “posso fare qualcosa?” se la risposta è no, smettila.
⦁ Evita gli eccessi
Bere o mangiare troppo può peggiorare il tuo malessere.
Ok ad un bicchiere di vino per rilassarsi, ma troppo alcol tende ad aumentare i pensieri negativi e in queste condizioni non li potrai controllare.
Alcol + altitudine oltretutto sono un mix pericoloso per obesi, cardiopatici, ipertesi.
⦁ Mettiti in comodità
Prendere l’aereo genera stress, semplifica quello che puoi: indossa vestiti leggeri e comodi, così puoi muoverti liberamente e non compromettere la circolazione sanguigna.
Alzati spesso, per la gioia dei tuoi vicini, e muoviti anche solo avanti e indietro dal bagno o muovendo i piedi, le braccia e le gambe, bevi correttamente per restare idratato\a, costantemente e a piccoli sorsi.
Che ne dici di condividere l’articolo con qualcuno che potrebbe averne bisogno? 🙂 Trovi i pulsanti in fondo all’articolo.
Da cosa nasce l’aerofobia
La paura di volare è davvero molto diffusa e la domanda sorge spontanea: perché?
Perché racchiude le più diffuse paure dell’uomo.
Paura della dipendenza ad altri, non potendo fare nulla, bloccati da una cintura di sicurezza e compressi come sardine in scatola, impossibilitati a modificare la situazione.
Chiusi in portelloni non si torna più indietro, si lascia ciò che è famigliare e la terra ferma, si va incontro all’ignoto e inoltre si è costretti a stare insieme a tanti sconosciuti e a conviverci per diverse ore, tollerando tutti i loro comportamenti bizzarri.
Esce così la paura di perdere il controllo o fare scenate e figuracce con gli altri, altri che sembrano apparentemente tranquilli, a loro agio, pronti a puntare il dito sul fobico.
La fobia dell’aereo può sorgere anche dopo decine di voli tranquilli, all’improvviso.
Le cause possono essere attribuite a:
⦁ “Contagio” dopo aver volato con altri fobici in preda al panico
⦁ Suggestione data dai media, sugli incidenti aerei
⦁ Esperienze di volo poco piacevoli, turbolenze, restare bloccati in pista per disguidi tecnici
⦁ Lutti
⦁ Problemi personali o stress
⦁ Rotture sentimentali o recente maternità (separazione)
Ci sono anche altre paure, come quella del movimento, degli spazi chiusi (claustrofobia), dell’affollamento (agorafobia).
Spesso le stesse persone non riescono a prendere nemmeno metropolitane o treni.
Io personalmente credo di aver paura della paura. Ho paura di provare angoscia o apprensione. Bizzarra, no?
Segnali del corpo
La paura di volare si manifesta in molti modi:
⦁ Attacco di panico, che può essere acuto e improvviso o graduale e sempre maggiore;
⦁ Forte attacco di ansia all’arrivo in aeroporto o in aereo, o diverse settimane prima del viaggio (ansia anticipatoria);
⦁ Tensione o nervosismo, disagi più lievi.
Il corpo di ribella con messaggi psicosomatici, anche all’ultimo momento.
Prova a bloccarci, fa scoppiare febbri improvvise, grandi mal di testa e indigestioni oppure subentrano incidenti pre-partenza come cadute rovinose, dolori muscolari intensi che ci sussurrano “non partire, resta a casa, non volare!”
Il viaggio diventa un incubo per sé e per chi si ha intorno, non si riesce ad effettuare il check-in, si fugge dall’aeroporto.
Un aiuto dalla psicologia
Alzi la mano chi ricorre alle goccine della felicità (anche conosciuti come psicofarmaci).
So cosa pensi, un potente ansiolitico e dormo tutto il tempo necessario, annullo totalmente il volo o la coscienza di esso.
Così facendo non si risolve il problema alla base e ad ogni viaggio si ripeterà la necessità, o dipendenza, dal farmaco in questione.
L’aerofobia incide sulla qualità della vita dei viaggiatori e da soli non si è sempre in grado di superarla, la buona notizia è che ci sono tante terapie per aiutare chi ha queste paure.
Si può pensare di impegnarsi sulla focalizzazione del problema, capire cosa le scatena e agire su di esse e lo si può fare guidati da un bravo terapista se non si riesce in autonomia, così da scavare nel profondo dell’anima.
Esistono terapie di sostegno, supporto, consiglio, indagine, esplorazione e persino ricostruzione, sia in maniera individuale che a gruppi.
Esistono anche interessanti corsi che si appoggiano alla realtà virtuale!
Tante compagnie aeree organizzano corsi e accompagnano su simulatori di volo o su prove di volo reali, come detto sopra, su brevi tratte. Ma se l’ansia è troppo grande e complessa, la situazione va affrontata con ognuna di queste risorse, fino a risolvere la fobia specifica che innesca la bomba.
E’ un peccato sprecare tante occasioni, non sperimentare e non godere di esse per paura.
Viaggiare tra le nuvole può essere anche affascinante e rilassante, soprattutto in vista di un’avventura che lascia sensazioni e ricordi più forti della paura.


io che penso: la vista più bella è solo la salita più dura 😉
Anonimo
Anche io ho sempre paura di volare, anche se volo fin da quando ero bambina e quasi sempre da sola. La mia è una buffa paura ‘selettiva’: ho paura solo dei voli in aereo di linea, mentre invece mi esalto a fare parapendio o altri voli sportivi (credo di avere fatto tutti i tipi di voli sportivi esistenti incluso il bungee jumping!), penso sia dovuto al fatto che anche se non sono io a pilotare, ho accesso a vista al funzionamento e al controllo del mezzo. Non ho paura del decollo e dell’atterraggio ma letteralmente mi paralizzo alla minima vibrazione durante le turbolenze. Lì proprio non riesco a non temere sempre il peggio. Se un volo è ‘liscio’ riesco anche a godermelo, sennò è una bella fatica. Contrariamente a quanto dici nell’articolo l’unico modo per me di sopportare l’aereo è viaggiare di giorno con panorama a vista, che mi distrae e mi fa sentire meglio. La peggior situazione invece: volo notturno, fuori è tutto nero, posto in mezzo, ovunque poso lo sguardo mi gira la testa e puntualmente lì arriva la turbolenza! Viaggio tanto, ma ogni volta che viaggio so che il volo rappresenterà quantomeno un piccolo scoglio da superare.
eleonora
La mia migliore amica mi ha convito a partire per un viaggio, ma io non ho mai preso un aereo perchè ne ho sempre avuto paura, non so come reagirò, spero tanto che la mia sia una semplice ansia e che non mi venga un attacco di panico. Proverò a seguire i tuoi consigli, a me hanno detto anche di provare con i fiori di bach guna, tu li hai mai provati?
Marika
Certo, ti consiglio il Rescue Remedy 😉
robisceri
Io avevo una grande paura di volare, tant’è che mi affidavo alle goccine della felicità ? Da qualche anno, invece, quasi zero… Mi ha aiutato un libro (credo s’intitolasse Paura di Volare, appunto). E poi ho troppa voglia di viaggiare! Una cosa: avendo la mania del controllo, io scelgo sempre il finestrino. Sempre fatto, anche quando avevo paura. Sennò mi sembrava di essere in un tunnel, impossibilitata a vedere!
Marika
Quanto ti capisco! 😀
Sandra
la paura di volare mi è estranea, per fortuna, ma capisco che possa essere un grosso problema, ho un’amica che non riesce neppure a pensare di prendere un volo… Comunque sono qui per portarti la mia testimonianza: sono atterrata senza carrello, a Malpensa, sulla schiuma e sono viva!!
Marika
Ma davvero? Cos’era successo?
Stefania Molia
Anch’io quando sono in ansia guardo gli steward e le hostess ?cmq cerco di distrarmi e pensare positivo, a me aiuta! E poi ho i bimbi da guardare, non ho tempo ?
Marika
Allora mi procuro un bimbo da guardare! 😀