La migliore escursione dell’autunno l’ho fatta nella splendida Val Formazza. Passo del Nefelgiù, Lago Vannino, Lago Sruer, colori d’autunno e il suono della montagna. Ecco le mie indicazioni.

La Val Formazza abbiamo visto essere meta perfetta per grandi escursioni suggestive, dai livelli più facili a quelli più complicati. L’ideale è raggiungere la frazione di Riale, oltre la Cascata del Toce, e parcheggiare in uno degli ampi spazi forniti. 

I parcheggi sono a pagamento, anche se non sempre c’è l’omino a riscuotere il pagamento. In ogni caso, se mangi nei rifugi della valle e presenti la ricevuta, non pagherai il parcheggio. Il Rifugio nei pressi della diga di Morasco (1743 mt) resta aperto fino al 4 novembre.

Dati tecnici

Partenza e Arrivo

Risale, Lago Morasco – Lago Vannino

Difficoltà

E (Escursionisti)

Dislivello

1560 mt

Durata

6h – 18km

L’intero percorso è in alta montagna e si cammina in un primo momento su mulattiera per poi iniziare a salire su pietraia fino al passo del Nefelgiù (2583 mt).

Non ci sono grandi difficoltà se non quella data dalla salita per scavalcare il passo sia all’andata che al ritorno perché, purtroppo, il sentiero non è un anello e si torna a fare la medesima via anche al ritorno (con aumentata difficoltà nello scollinare per via della ripidità).

Controlla bene il meteo e incamminati con un occhio di riguardo all’abbigliamento anti vento, poiché, quando sarai in vetta, questo si farà prepotentemente sentire. Copri orecchie, mani e ragiona bene sulle necessità del tuo corpo in queste condizioni. 

Valuta l’uso dei bastoni da trekking che potrebbero agevolarti nell’affrontare il dislivello. Fai attenzione anche alle scarpe, meglio che abbiano un buon grip e un buon sostegno perché camminerai su rocce e ruscelli. Si raggiunge il rifugio Margaroli a quota 2194 mt, accanto al Vannino.

Io e Arianna siamo rimaste stupite dallo scenario attorno a noi. Il sentiero è ben segnato e la giornata era caratterizzata da sole splendente, e splendenti erano anche i due laghetti alpini che brillavano sotto ai raggi.

Abbiamo fatto la nostra pausa pranzo subito dopo il passo, con vista privilegiata sul Vannino. Che momento favoloso! Quel giorno eravamo sole e a farci compagnia abbiamo avuto solo il suono dei nostri passi sulle rocce e quello del vento che sferzava sul passo del Nefelgiù. Attorno, il suono del silenzio.

I laghi alpini Vannino e Sruer e i monti circostanti

  • Vannino: 2177 mt
  • Sruer: 2330 mt

Distano mezz’oretta di cammino, anche se sembra molto meno guardandoli dall’alto. Tutt’attorno possiamo ammirare le vette, raggiungibili in altre escursioni, del: Monte Giove (Arianna c’è stata), Punta d’Arbola, Punta del Vannino, Corni di Neflengiù.

I colori che abbiamo trovato sono quelli tipici dell’autunno. Per tutto il giorno c’è stata una luce tra l’arancione e il dorato, che faceva contrasto con il blu intenso dei laghi e del cielo. 

Le ore di luce sono poche in questa parte dell’anno, ma se percorrerai il cammino in primavera/estate potrai ammirare, oltre al blu, il verde dei prati e il magenta delle genziane che li ricoprono. Uno spettacolo unico.

Dal Passo del Nefelgiù si può salire ancora a ovest, senza sentiero battuto. Si sale fino a vedere bene da sopra il lago Sruer e si vede anche la parte più alta del ghiacciaio dei Sabbioni.

ultra raptor la sportiva

Conclusione

Ho amato alla follia questo percorso. Ti elenco qui altri itinerari della Val Formazza:

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