Ho scoperto un posto davvero interessante per chi sente la necessità di immergersi nella natura più autentica e silenziosa. E’ un posto ricco di laghi alpini, piccoli specchi d’acqua dalle sfumature blu\verdi che regalano uno scenario unico alla vista, uno scenario che pochi possono permettersi di contemplare dal vivo.

Le foto parlano da sole, ma voglio spiegarti come arrivare in questa perla della Val Formazza, un posto da brividi in cui nessuno ti chiederà di pagare il biglietto per ammirare tanta bellezza.

I laghi alpini della Val Formazza

L’escursione prevede di raggiungere i Laghi del Boden, 2 laghetti accanto al conosciuto Lago Toggia, nei pressi di Riale che abbiamo già visto essere un’ottima base per molte escursioni, e il lago Kastel, il mio preferito.

Riale è la frazione piemontese più a nord e a confine con la Svizzera (fa parte del Verbano-Cusio-Ossola), ci tengo a specificarlo perché molti piemontesi mi scrivono, visto il mio sviscerato amore per la loro regione, dicendomi di non essere mai stati a conoscenza di tante meraviglie in “casa” loro e questo mi fa pensare che non ci sia sufficiente informazione sul potenziale turistico italiano, ma questa è un’altra storia.

Tuttavia consiglio questo luogo come base per ammirare le famose Cascate del Toce (salto di 143 m) e per le mille escursioni in posti autentici e poco noti al turismo di massa.
Questa zona, ricca di laghi alpini, è facilmente raggiungibile in auto.

Come arrivare ai Laghi del Boden

Il sentiero da percorrere per arrivare ai laghi alpini non si intuisce immediatamente. Dalla chiesetta sulla collina di Riale, impossibile non notarla, si lascia la macchina e si prosegue a piedi lungo una mulattiera (jeeppabile) sulla destra, non bisogna arrivare alla diga di Morasco.

La via da seguire è formata da un susseguirsi di tornanti ma c’è la possibilità di “tagliare” con un sentiero dritto e ripido. Io l’ho fatto e sono partita a freddo con un notevole dislivello.
E’ faticoso ma se l’ho fatto io puoi farlo anche tu…

In inverno nevica molto e c’è un alto rischio di valanghe, io ci sono stata a novembre e c’era la prima neve ma in tutte le altre stagioni è un trekking molto piacevole e salendo si gode subito una splendida vista sulla diga di Morasco.

Ci vorranno circa 2 ore di cammino in salita, il sentiero è ben segnato e c’è la possibilità di pernottare al Rifugio Maria Luisa prenotando in anticipo.
Riale è a 1730 m di quota e noi supereremo i 2000 m con questa “passeggiata”.

Arrivati in cima si hanno due possibilità: proseguire a sinistra verso i Laghi del Boden o a destra per il Lago Kastel, sono vicini e in breve tempo li potrai ammirare tutti.
I Laghi del Boden sono piccoli e affiancati, attorniati da pascoli di alpeggio.
Può capitare nei mesi più caldi che siano un po’ in secca ma lo scenario circostante rimane di grande effetto.

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Il Lago Kastel (2224 m)

Non ti preoccupare se non sei molto allenato, non è un trekking difficile e puoi prenderti il tuo tempo per la salita, dovrai affrontare circa 480 m di dislivello.

Il Lago Kastel è meravigliosamente limpido e blu, di quel blu che invoglia a fare due tuffi nel gelo rigenerante delle acque di alta montagna.
Quando ci sono stata non era del tutto pieno ed è stato possibile sedersi a riva a contemplare il paesaggio roccioso, il sole che calava dietro le vette più alte e ad assorbire il suono del silenzio.
Quanto fa bene allo spirito un lago alpino.

Noterai la vecchia casa dei guardiani. Oltre ad essa partono altri sentieri, il più famoso al Lago Nero che vedremo in un prossimo articolo sul trekking in Piemonte. Sono altri 200 m circa di dislivello molto ripido ma breve.

Costi per questa escursione

Molto vicini allo zero.
Nella natura non si paga il biglietto.
Lo puoi pagare per avere una guida al tuo fianco, per avere vitto e alloggio, per avere la migliore attrezzatura con cui affrontare la salita, ma nessuno ti chiederà di pagare per goderti ciò che il mondo ha di bello da offrire.
Oltre a scelte soggettive, è tutto gratuito ed è bene che sia così.

Mi chiedevo se fosse capitato anche a te di sentirti totalmente in connessione con l’ambiente circostante. In tal caso consiglia qualche luogo alla community qua sotto tra i commenti 🙂 e ricorda che la vista migliore è dopo la salita più dura. Gambe in spalla!