Ciao a tutti! Sono appena tornata dalla mia incredibile avventura lungo la Grande Traversata delle Alpi (GTA) e non vedo l’ora di condividere con voi tutte le tappe che ho percorso. Presto pubblicherò ogni dettaglio qui sul blog, ma nel frattempo, voglio rispondere alle domande più frequenti che mi avete fatto su Instagram.

Pianificazione, costi e imprevisti
La pianificazione è stata fondamentale. Ho iniziato mesi prima, studiando il percorso, prenotando i rifugi e calcolando i costi. Gli imprevisti non sono mancati: dal maltempo a piccoli cambi di piano, ma con una buona preparazione e un po’ di flessibilità, tutto si supera. Il viaggio parte sempre da casa.
Non ti spaventa mai la grandezza della montagna?
Sì, la montagna può essere intimidatoria, ma è anche ciò che la rende affascinante. Ogni vetta conquistata è una vittoria personale.
Come si supera un sentiero con cani maremmani?
I cani maremmani sono protettivi. È importante mantenere la calma, non fare movimenti bruschi e, se possibile, aggirare il gregge. Ho fatto un video a riguardo sul mio profilo Instagram.
Quanto ti sei allenata?
Mi sono allenata per mesi, alternando trekking, corsa e allenamenti di forza per preparare il corpo ai lunghi percorsi e ai dislivelli. Ma in realtà è tutta la vita che mi preparo a questo. Senza l’esperienza la GTA non si può e non si dovrebbe fare.
Ho viaggiato da sola?
Sì, ho viaggiato da sola. È stata un’esperienza di crescita personale incredibile.
Hai avuto momenti di stanchezza e malinconia durante questo splendido viaggio?
Assolutamente sì. Ci sono stati momenti difficili, ma la bellezza dei paesaggi e la soddisfazione di ogni tappa completata mi hanno sempre dato la forza di andare avanti.
Come hai fatto in mezzo al nulla con il brutto tempo?
Ho sempre portato con me un equipaggiamento adeguato per il maltempo, inclusi abbigliamento impermeabile e so come fare in caso d’emergenza.
Come stai ora?
Ora mi sento rigenerata e piena di energia. Questo viaggio mi ha cambiata profondamente.
Quanto è difficile organizzare la GTA?
Organizzare la GTA richiede tempo e dedizione, ci ho lavorato almeno un anno in modo ossessivo. Ma ne vale assolutamente la pena. Ogni dettaglio deve essere curato per garantire sicurezza e successo.
Info sul percorso: tappe, punti acqua, ristori, punti critici
Presto pubblicherò una guida dettagliata con tutte le tappe, i punti acqua, i ristori e i punti critici del percorso. Dopo aver pubblicato i video del viaggio sul mio canale YouTube, voglio scrivere qui u d’articolo pratico per ogni tappa.
Come mi sono organizzata con i rifugi, se li prenotavo di volta in volta
Ho prenotato i rifugi di volta in volta, adattandomi alle condizioni del percorso e del meteo, oltre che della mia voglia di camminare o riposare.
Quanto ho speso
I costi variano, ma con una buona pianificazione si può contenere il budget. Presto condividerò una stima dettagliata.
Si può sempre guardare avanti?
Sì, guardare avanti è fondamentale. Ogni passo è un progresso verso la meta.
Le sensazioni che ho vissuto
Le sensazioni sono state intense: dalla gioia alla fatica, dalla meraviglia alla sfida. Ogni emozione ha reso questo viaggio unico.
Sicurezza: condividevo la posizione con qualcuno così se fosse successo qualcosa sapevano dov’ero?
Sì, condividevo la mia posizione con il mio fidanzato per garantire la mia sicurezza. Utilizzavo l’app “dov’è” del mio iPhone.
Come fare il primo passo?
Il primo passo è il più difficile, ma anche il più importante. Basta iniziare, il resto verrà da sé.
Come gestire al meglio i tanti km quotidiani senza che causino traumi, per esempio alle ginocchia?
È importante fare stretching, usare bastoncini da trekking e ascoltare il proprio corpo per evitare traumi.
Ora come passerò le giornate quando non preparerò il materiale da pubblicare su internet o per il libro?
Mi dedicherò alla scrittura del libro e alla condivisione della mia esperienza online. Ma continuerò a viaggiare e a vivere la vita di ogni giorno.
Cosa ci si porta dietro per un’impresa del genere e cosa mi porto via da questo viaggio?
Portare l’essenziale è fondamentale: abbigliamento tecnico, cibo, acqua e attrezzatura di emergenza (c’è un video dedicato sul mio canale YouTube). Da questo viaggio porto via una nuova consapevolezza di me stessa e del mondo.
Come sono cambiata in questa avventura? Sia a livello introspettivo che fisico
Sono cambiata molto, sia fisicamente che mentalmente. Ho scoperto una forza interiore che non sapevo di avere.
Come affrontare percorsi esposti se si soffre di vertigini?
Affrontare le vertigini richiede calma e concentrazione. Procedere lentamente e, se necessario, chiedere aiuto. Ne parlerò meglio nel libro.
Avevo già programmato tutte le soste o ho anche improvvisato?
Avevo un itinerario di base, ma ho dovuto adattarlo strada facendo.
Dopo questa esperienza come mi sento?
Mi sento arricchita e pronta per nuove avventure.
Come prepararsi?
La preparazione è fondamentale: allenamento fisico, studio del percorso e pianificazione dettagliata.
Gli essenziali in un trekking così lungo
Gli essenziali includono abbigliamento tecnico, cibo, acqua, attrezzatura di emergenza e una buona mappa (io ne usavo una digitale).
Con così tanti dislivelli com’è riuscito il mio corpo a non andare in accumulo di stanchezza muscolare/tendinea?
L’allenamento e il riposo adeguato sono stati cruciali per evitare l’accumulo di stanchezza muscolare e tendinea. Dovete in primis conoscere la reazione del vostro corpo a una sollecitazione di questo tipo, camminare nei tempi giusti calcolando pause e ritmo adeguati a voi e darvi le giuste ore di recupero prima di ricominciare a camminare il giorno dopo.
Non hai mai avuto ripensamenti durante il cammino, vista la difficoltà del percorso?
Sì, ho avuto ripensamenti, ma la determinazione e la passione mi hanno sempre spinta a continuare.
Domanda tecnica: che scarponcini usavo
Per i dettagli sugli scarponcini che ho usato, vi rimando al mio video su YouTube.
E vivendo il momento: vivir para contarla? Come direbbe Marquez
Sì, vivere il momento è stato fondamentale. Ogni istante è stato un’avventura da raccontare.
Paura ed insicurezza iniziali e durante. Vanno superate con un pizzico di irrazionalità? Buttandosi?
Sì, a volte bisogna buttarsi e superare le paure con un pizzico di irrazionalità. Ma solo se alla base c’è tanta consapevolezza.
Come gestire le prenotazioni per i pernottamenti
Le prenotazioni vanno fatte con anticipo (tre o quattro giorni), ma è importante essere flessibili.
Come si gestisce la solitudine
La solitudine può essere difficile, ma è anche un’opportunità per conoscersi meglio. Per me è bella e fondamentale.
Partire per un cammino anche se il meteo dà brutto?
Se il meteo è brutto, è importante essere preparati e saper valutare i rischi. Non si scherza con questo.
Come hai gestito l’alimentazione e cosa hai portato durante le tappe da mangiare?
Ho portato cibo leggero e nutriente, come barrette energetiche, frutta secca e pasti avanzati la sera prima.
Hai incontrato percorsi adatti ai bambini?
Alcuni tratti sono adatti ai bambini, ma è importante valutare la difficoltà del percorso caso per caso. Ne riparleremo quando descriverò le singole tappe.
Qual è il tuo Ritter Sport preferito?
Il mio Ritter Sport preferito è quello al cioccolato fondente con nocciole, anzi quello al biscotto, anzi il crisi banana… tutti!
Hai portato ramponi o qualcosa simile per il ghiaccio?
Sì, ho portato dei ramponcini per affrontare i tratti ghiacciati.
Come ti senti? Come ti ha cambiata questo viaggio?
Mi sento rigenerata e cambiata profondamente. Questo viaggio mi ha insegnato tanto su me stessa.
Come hai fatto con i vestiti?
Ho portato abbigliamento tecnico leggero e versatile, lavando i capi quando possibile, nel lavandino del rifugio e lasciamoli asciugare appesi allo zaino mentre camminavo il giorno dopo, se non riuscivano ad asciugarsi prima.
Mi piacerebbe sapere se e quando è fattibile percorrere tappe più brevi
È possibile percorrere tappe più brevi, adattando l’itinerario alle proprie esigenze e alla presenza o meno di punti di appoggio.
Quali sono state le tappe più impegnative dal punto di vista fisico e/o mentale?
Le tappe più impegnative sono state quelle con maggior dislivello e condizioni meteo avverse.
Quanti km hai percorso per arrivare alla fine
Ho percorso circa 1.000 km lungo tutto l’arco alpino piemontese.
Cosa ti è piaciuto di più della zona del Cuneese?
La zona del Cuneese mi ha affascinato per la sua incredibile varietà di paesaggi. Dalle maestose montagne alle valli rigogliose, ogni angolo offre qualcosa di unico. Ho amato particolarmente i piccoli borghi, dove il tempo sembra essersi fermato, e la calorosa accoglienza della gente del posto.
Next Walk?
La mia prossima avventura sarà nel Lazio e non vedo l’ora di condividere ogni passo con voi.
Come gestire le vertigini e discese?
Gestire le vertigini e le discese può essere una sfida. Il mio consiglio è di procedere lentamente, mantenendo lo sguardo fisso su un punto stabile davanti a te. Utilizzare bastoncini da trekking può aiutare a mantenere l’equilibrio. Inoltre, fare delle pause frequenti e respirare profondamente può aiutare a calmare i nervi e a far capire al nostro cervello che può rilassarsi, che non cadremo.
Quanto ci hai messo per organizzare tutto e come?
L’organizzazione del viaggio pratico ha richiesto circa sei mesi. Ho iniziato con la pianificazione delle tappe, studiando attentamente il percorso e le strutture ricettive disponibili. Ho poi preparato l’attrezzatura necessaria, facendo attenzione a scegliere vestiti e accessori adatti alle diverse condizioni climatiche.
Organizzazione attrezzatura, vestiti, studio del percorso, gestione temporali e imprevisti
L’attrezzatura è stata selezionata con cura: uno zaino leggero ma capiente, abbigliamento tecnico per ogni condizione meteo, e strumenti essenziali come una mappa digitale e le tracce GPS ufficiali. Ho studiato il percorso nei minimi dettagli, prevedendo tappe giornaliere e possibili alternative in caso di maltempo. Per gestire i temporali e gli imprevisti, ho sempre avuto un piano B e un kit di emergenza.
Di cosa hai avuto più paura?
La mia più grande paura era di non riuscire a completare il percorso a causa di un infortunio. Fortunatamente, con una buona preparazione fisica e mentale, sono riuscita a superare ogni difficoltà.
Sei mai stata male fisicamente?
No, fortunatamente non ho mai avuto problemi fisici durante il viaggio. La preparazione e l’attenzione alla salute sono state fondamentali.
Libro sulla mia esperienza
Sono felice di annunciare che presto uscirà un libro sulla mia esperienza lungo la Grande Traversata delle Alpi. Grazie di cuore per l’affetto e il supporto che mi avete dato!
Ispirazione
Il mio obiettivo è solo quello di ispirare. Spero che la mia avventura vi motivi a intraprendere i vostri viaggi e a scoprire la bellezza della natura.
Seguite il mio viaggio su YouTube
Potete seguire l’intero viaggio sul mio canale YouTube, dove a breve pubblicherò tutti i video.
Che zaino ho usato?
Ho utilizzato uno zaino Salewa, di cui parlo dettagliatamente in un video sul mio canale. Ho anche altri video che mostrano l’equipaggiamento per cammini più brevi.
Allenamento fisico o mentale?
Per me, questa avventura è stata più un allenamento mentale che fisico. La resistenza mentale è stata cruciale per superare i momenti difficili.
Segnaletica del percorso
La segnaletica del percorso è generalmente ben tracciata, ma in alcuni punti è fondamentale avere una traccia GPX per orientarsi meglio.
Come pianificare bene ogni tappa
Pianificare ogni tappa richiede attenzione ai dettagli: valutare le distanze, i dislivelli e le condizioni meteo. È importante avere sempre un piano alternativo.
Camminare in montagna in sicurezza
Per camminare in montagna in sicurezza, è essenziale essere ben preparati e informati. Ho pubblicato un libro a riguardo, “Galateo del Camminare”, che offre consigli utili.
Affrontare i momenti di down o solitudine
Quando la solitudine bussava alla porta, trovavo conforto nella bellezza della natura e nella consapevolezza di essere in un luogo speciale. Personalmente, preferisco camminare sola che in compagnia.
Consiglio per un pezzo da 5 giorni
Se dovessi consigliare un tratto di 5 giorni, suggerirei la parte che attraversa le Alpi Marittime, per la sua bellezza e varietà di paesaggi, ma anche gli incontri ravvicinati con gli animali.
Allenamento prima della GTA
Sì, mi sono allenata regolarmente prima di partire, con escursioni settimanali e sessioni di allenamento in palestra. Ne ho parlato sul canale YouTube.
Preparazione mentale
La preparazione mentale è stata fondamentale. Ho dedicato del tempo alla meditazione e alla visualizzazione del percorso, immaginando ogni tappa e le possibili difficoltà.
Spero che queste risposte vi siano utili e vi ispirino a intraprendere la vostra avventura! A presto con i dettagli del viaggio!
Anonimo
Esaustiva !
Complimenti ancora !! Non vedo l ora di leggere il libro ..e i video naturalmente