Se sei nei pressi di Paracas non puoi perderti le isole Ballestas. Un luogo dove gli animali hanno scelto di rifugiarsi e vivere in tranquillità, un luogo in cui pare di essere lontani dal mondo che conosciamo.
Vengono chiamate “Galapagos dei poveri”, ma non hanno nulla da invidiare.
Se ami osservare gli animali nel loro ambiente naturale, senza sbarre e intervento umano, allora devi proprio visitare le isole Ballestas.
Islas Ballestas: cosa sono?
Non immaginare l’isolotto pieno di palme, le isole Ballestas sono formazioni rocciose sull’Oceano Pacifico, letteralmente ricoperte di cacca (guano).
Qui si rifugiano uccelli, mammiferi marini e pesci come le acciughe, gnam gnam, e sono parte di una zona protetta.
Con la barca si può avere un incontro molto ravvicinato con gli animali selvatici, che essendo liberi non possono essere trattenuti in nessun modo dall’uomo, ma vivono in perfetto equilibrio con esso.
Il clima è tipico del deserto in questa zona del Perù, ma noi siamo state leggermente sfortunate e abbiamo trovato una mattina piuttosto grigia e fresca.
Ma niente può fermarci e decidiamo di partire con il tour delle 8.00, orario migliore per vedere gli animali poiché fanno la siesta sugli scogli.
Il tour alle Islas Ballestas
La barchetta parte dall’imbarcadero di Paracas e in mezz’ora arriva alle isole, l’intera escursione dura un paio d’ore.
Le uniche accortezze da avere sono portare un cappello e una giacca a vento, il cappello è davvero indispensabile se non vuoi ritrovarti il guano in testa.
Ammirerai tanti animali come uccelli di varie specie e dimensioni (decine di migliaia, non scherzo), dai gabbiani ai pellicani, a volte ci sono addirittura i fenicotteri; i pinguini di Humboldt, che sono davvero bellissimi; i leoni marini, che arrivano a pesare 300 kg e spesso si azzuffano sulla loro spiaggia privata (fanno paura quando si arrabbiano!); se sei fortunato potrai ammirare cetacei come balene e delfini cosa che a noi non è capitata, ma non preoccuparti! Ciò che vedrai ti lascerà letteralmente a bocca aperta (ricordati del pericoloso guano) e soprattutto, ti darà speranza.
Vedere questo spettacolo della natura ti farà pensare che la terra vivrà ancora a lungo.


Pellicani alle isole Ballestas
L’importanza del guano
Per quanto non sia divertente ritrovarselo in testa, il guano è da sempre molto importante per l’economia peruviana (so che stai ridendo, ma è così!).
A quanto pare ha un potere fertilizzante 30 volte superiore allo sterco di vacca, sostenendo così egregiamente l’agricoltura.
Strati e strati di cacca essiccata ricoprono gli scogli delle isole Ballestas e delle vicine Chincha e i guardiani dell’isola, per 6 mesi all’anno, si occupano di raschiare e raccogliere il prezioso bottino azotato, tutto regolamentato dal Ministero dell’Agricoltura peruviano.
Pensa, addirittura in passato c’è stata una guerra per questo bottino!
Il Candelabro
Nella tratta di andata potrai osservare il famoso candelabro, un geoglifo gigantesco che rappresenta una figura a 3 bracci, alta più di 150 m e larga 50 m, scolpita nella sabbia sulla costa.
E’ uno dei grandi misteri del mondo. Non si sa chi e perché l’abbia fatto, potrebbe avere una liaison con Nazca, potrebbe essere un simbolo utile ai naviganti del passato, potrebbe essere un cactus, più che un candelabro, ma non lo sapremo mai.
Noi lo abbiamo trovato totalmente coperto dalla nebbia.
Ok, mi dispiace, però io comunque ero lì al suo cospetto e mi basta 😀


Pinguini di Humboldt
Informazioni tecniche
Le escursioni costano sui 35 soles (circa 9 euro) + 15 soles di ingresso alle isole (10 se prendi anche la riserva nazionale di Paracas).
Pronto all’avventura? Sarà un’esperienza indimenticabile.
valekappa90
Adoro scoprire questi luoghi così incontaminati e in cui gli animali vivono in libertà! Bellissima escursione, e grazie per averla raccontata!?
Giovy Malfiori
Che meraviglia pura. Io andarei pazza per un posto così.
Dani
Che luogo spettacolare! Paesaggi stupendi e “ospiti” davvero interessanti
prossimafermatagiappone
Amo questo genere di posti dove si ha la possibilità di vedere gli animali nel loro habitat, indisturbati dall’uomo, penso davvero che ogni tanto sia necessaria questa immersione totale nella natura!
Ricordo ancora l’emozione affine, di quando andando verso le Orcadi ho la possibilità di vedere delfini e foche in mare aperto ?
Marika
Vederli liberi ti fa capire quanto l’uomo sia in realtà superfluo! Che emozione dev’essere stata anche la tua
Giulia M.
Guano a parte, sembra davvero un luogo emozionante! Vedere animali a cui non siamo abituati in libertà è sempre qualcosa di epico, e in un’oasi del genere penso ci sia davvero il rischio di rimanere senza fiato.
Marika
È così! Ti auguro di capitare in un posto di questo genere 🙂