La stagione scorsa, sono andata a fare camminate su sentieri del Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove i cani non sono ammessi. L’intero viaggio Mia mi è mancata, così ho fatto un patto con me stessa per portarla nel prossimo viaggio.
Ho già viaggiato con lei prima d’ora, l’ho persino portata alle terme in Toscana e ho imparato molto dalle varie esperienze.
Portare i tuoi cani con te in qualsiasi avventura presenterà delle sfide. Ecco cosa ho imparato.

Inizia subito ad abituarlo

Le buone notizie? Il futuro è dalla tua parte. Che tu abbia un cucciolo o un cane più grande, la cosa migliore che puoi fare è iniziare a lavorarci ora. Fai abituare il tuo cane a stare all’aria aperta per lunghi periodi di tempo. Inizia con alcune brevi escursioni, campeggi in macchina e viaggi nel fine settimana.
In questo modo, si abituerà ad uscire e dormire vicino agli estranei nei campeggi o comunque fuori casa.
Mia ha iniziato ad amare l’aria aperta proprio nel giardino di casa e l’ho portata a fare escursioni sin da cucciola.
All’inizio i cani possono essere spaventati dai nuovi suoni e dalle persone o dall’ambiente non proprio familiare, ma quando diventa una routine regolare si rilassano e trovano la loro zona di comfort anche lontano da casa.

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Mia nella neve con il cappottino nuovo

Scegli escursioni adatte

Ho appreso rapidamente che i cani non sono ammessi in molti dei sentieri escursionistici dei parchi nazionali. Tuttavia, sono ammessi in tutti gli altri luoghi e questo rende le decisioni abbastanza facili.
Non è mai stato un problema nemmeno portarla nei ristoranti, magari con patio all’aperto, o addirittura in ospedali. L’importante è fare in modo che qualcuno resti sempre in sua compagnia, evitando di lasciarlo solo in un posto che non conosce.
Decidere cosa fare è semplice quando ragioni includendo il cane nei tuoi piani.
Preferisci rimanere vicino casa? I cani potrebbero non essere ammessi nei percorsi di trekking dei parchi nazionali, ma sono ammessi nella maggior parte dei boschi nazionali. Che sono anche meno popolati.
Inoltre, meno persone significa meno distrazioni per i tuoi cani ed un’esperienza più tranquilla per te.

Confezione extra di cibo e acqua

Uno dei più grandi errori che ho commesso durante il trekking è stato il non pensare all’acqua e al cibo in più.
Se scopri un’area meravigliosa in un parco nazionale, puoi scegliere di rimanere più a lungo se lo desideri, ma avere cani in giro significa anche prendere in considerazione le loro esigenze. Assicurati di confezionare un po’ di crocchette extra, da 1 o 2 giorni.
Sì, questo significa aggiungere chili in più nello zaino, ma se i tuoi cani sono in condizioni ottimali, puoi anche fargli portare del cibo. Esistono in commercio zainetti o sacche apposite per loro che sgravano il peso dalle tue spalle.
Stai cercando di tagliare il peso? Caccia libera ai sentieri attraversati da fiumi e torrenti (e campeggi vicino ai laghi) così non devi portare tanta acqua per i tuoi amici pelosi.

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Cagnolino colorato con la terra di Roussillon

Suggerimenti pratici

  • I tuoi cani possono essere fantastici, ma dovresti comunque tenere il guinzaglio a portata di mano per ogni evenienza. Potresti imbatterti in alcuni cani sul sentiero che non sono così amichevoli, ad esempio. Quando accade, puoi rapidamente cacciare il cane e passare oltre senza metterti nei guai. Questo ti darà anche la possibilità di tenerli al guinzaglio se vedi degli animali selvatici e manterrai al sicuro sia il tuo cucciolo che la natura circostante.
  • Ricordati di mettere della pasta grassa o creme apposite sotto le zampe del cane, per proteggerlo da escoriazioni o freddo estremo se camminate nella neve, lui non ti avviserà quando i polpastrelli inizieranno ad aprirsi e far male, ci devi pensare tu.
    Basta usare un olio o ossido di zinco se non vuoi comprare gli appositi prodotti.
  • Quando attraversi i confini, fai le tue ricerche in anticipo. In Svizzera, è necessario mostrare la prova delle vaccinazioni, ad esempio. Tieni i tuoi documenti pronti in caso di problemi alla frontiera.
    Soprattutto in Svizzera, più che i vaccini bisogna aver fatto l’antirabbica entro 21 giorni prima dell’ingresso nel paese Elvetico, vale sia per il primo vaccino che per i richiami. Muoviti per tempo.
  • Proteggi adeguatamente il cane dagli agenti atmosferici, io ho commesso l’errore di portarla a fare escursioni nella neve, che lei ama molto, pensando che la folta pelliccia sarebbe bastata. Ho dovuto correre ai ripari con un cappottino da neve per evitarle il congelamento.
    Io l’ho trovato qui e sono molto soddisfatta.
  • In commercio trovi ciotole pieghevoli, in silicone, che si appiattiscono e non occupano spazio nello zaino.
    Un’altra comoda soluzione è il guinzaglio che ti mostro nel video sotto, una vera chicca!
  • In macchina ricorda di fare in modo che il cane non possa arrivare a te, puoi usare trasportini, retine, cinture per cani ecc…
    In questo modo non rischierai di prendere una multa salata!

Perché non posso portare il mio Cane in un Parco Nazionale?

Qui non si tratta solo di coscienza personale, è proprio la legge ad imporlo.
Nei parchi nazionali sono ammessi i cani solo in alcune zone, sempre e solo al guinzaglio.
Nel Gran Paradiso, ad esempio, possono stare solo a fondo valle.

Il perché?
Gli abitanti di quei luoghi sono animali selvatici, che già solo per la presenza del nostro cane (non si parla di attacco diretto) subiscono un forte disagio, sentendosi minacciati.
L’odore viene rilevato soprattutto da cacca e pipì che inevitabilmente il cane andrà a fare e la traccia permane anche se sciacquiamo il terreno e raccogliamo gli escrementi.

Se poi il cane non ascolta i nostri richiami e parte all’inseguimento dell’animale, sia che lo faccia per gioco o per aggressività, mette in subbuglio la tranquillità dei poveretti che sono costretti alla fuga o alla difesa. (Ivan mi ha raccontato di tanti cani feriti a morte da cinghiali)

Non parliamo poi dei possibili parassiti o malattie che i nostri animali possono involontariamente trasmettere.
In fondo, noi li possiamo sempre curare e far controllare periodicamente dal veterinario, ma chi si occupa degli animali selvatici se prendono dei parassiti intestinali?
Il discorso vale anche al contrario, se un animale selvatico ha una malattia e il tuo cane ne viene a contatto può essergli fatale, se ci sono dei divieti è perché chi li ha messi vuole tutelare noi e il territorio.
Nell’esempio del Gran Paradiso è permesso girovagare con i cani a fondo valle dove la concentrazione di animali selvatici è molto inferiore.

Probabilmente anche la maggior parte degli esseri umani non dovrebbero entrare a contatto con la natura, ma se noi possiamo usare il buon senso facciamolo e cerchiamo di mantenere gli equilibri.

Ti lascio qui un altro mio articolo con suggerimenti per il trekking con i cani oltre che all’ultimo video girato con Mia, dove parlo anche dei cani sul Cammino di Santiago e viaggi simili.
Mi piacerebbe se mi inviassi sulla mia pagina Facebook qualche foto di te e il tuo amico a 4 zampe mentre viaggiate insieme, vi aspetto per conoscerci meglio!