Gran Canaria non significa solo spiaggia, sapevi che ci sono delle montagne arcobaleno anche lì? Io no, perché non sono in molti a parlarne. Si chiamano Los Azulejos e le ho scoperte per caso, di passaggio. E vorrei che ora lo facessi anche tu. In questo articolo ti spiego come arrivarci e ti suggerisco un breve trekking ad una cascata nascosta tra le rocce: El Charco Azul.

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Los Azulejos: le montagne arcobaleno di Gran Canaria

Un pomeriggio siamo entrati nell’interno dell’isola attraverso il GC-200, una strada tortuosa piena di curve che attraversa il Barranco de Mogán. La strada è punteggiata di punti panoramici per godere delle magnifiche viste di burroni e scogliere e al culmine della cittadina di Veneguera c’è Los Azulejos, un monumento naturale di origine vulcanica e che l’erosione di migliaia di anni ha lasciato scoperta.

Come se avessero colorato le montagne con pennellate, è questa l’immagine che trovi quando passi attraverso i punti panoramici degli Azulejos de Veneguera. L’erosione ha rivelato una serie di strati geologici con minerali la cui composizione chimica è stata alterata dai fluidi idrotermici di una delle eruzioni vulcaniche di Tejeda. Questi minerali tinti di rosso, ocra, verde e blu sono noti come ignimbriti, qualcosa come pietre che bruciano, depositi che si sono raffreddati e solidificati a diverse temperature e in tempi diversi i cui colori sono dovuti alle proporzioni di minerali, contenuti in quel fluido idrotermale, prima di solidificarsi.

Tutto chiaro, no?

Le rocce colorate sono state anche dichiarate un punto di interesse geologico dal Geominero Istituto Tecnologico di Spagna, qualificato come di importanza internazionale per la quantità di depositi che si possono osservare, ma c’è anche un altro punto interessante da vedere poco sopra: i Charcos Azules, pozze formate dall’acqua che attraversa il Barranco del Medio, create da una cascata ormai asciutta, ma che ha lasciato il suo segno geologico sulla roccia. L’acqua che scorre attraverso queste rocce diventa di un bellissimo colore blu intenso, uno spettacolo visibile solo nella stagione delle piogge.

Non aspettarti segnaletica, a quanto pare a Gran Canaria non esiste. Ma ci sono io in tuo soccorso e in fondo all’articolo ti metterò le tracce GPS che ho registrato su Strava.

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El Charco Azul: la cascata nascosta

Molti visitatori a Gran Canaria proseguono e aggirano El Risco sulla strada e se si fermano di solito è per un drink veloce o un pasto economico. Ma c’è di più, ti consiglio di proseguire verso El Charco Azul, una cascata nascosta tra le rocce.

Una volta giunti al Bar Perdomo di El Risco, inizia una camminata di 30 minuti ben segnata ed in leggera salita fino a El Charco Azul.

Assicuratevi di indossare calzature con una buona presa, la zona è sì rocciosa ma verde ed è abbastanza sorprendente in una destinazione così arida come Gran Canaria.

Questa è una passeggiata abbastanza popolare, quindi è improbabile che tu sia fuori dal resto della razza umana, ma noi abbiamo avuto fortuna ed eravamo le uniche due persone presenti, il che ha reso tutto più magico.

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Quindi in cosa consiste questo El Charco Azul? Scoprirai una piscina naturale formata da una cascata che sembra nascere dalle rocce soprastanti. Sappi che puoi farci il bagno, ma rischierai l’ipotermia 😀

Lo stagno cambierà di colore e dimensione a seconda dell’ora del giorno e, in verità, dell’anno. Nei mesi invernali è più pieno; in estate, più vuoto. Le alghe possono far apparire l’acqua verde ma, in realtà, di solito è va dal blu al trasparente.

Il Charco Azul è un ottimo posto per un picnic. È anche l’ideale per fare un tuffo, poi uscire e asciugarsi al sole prima di immergersi ancora una volta. E durante la strada di ritorno i tuoi occhi saranno ricompensati con le viste mozzafiato sull’Atlantico sottostante.

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