Nella gran parte delle mie foto montane indosso pantaloni da running o fitness, sono poche le situazioni in cui mi vedi con i pantaloni larghi, dotati di tasconi e parte inferiore amovibile.
Camminare con qualsiasi pantalone yoga, leggings, calzamaglia, running, è sicuramente una tendenza. Ha senso: sono comodi, si adattano bene ai movimenti del corpo e se ne trovano di tutte le forme e colori. D’altra parte i pantaloni da trekking tecnici sono progettati appositamente per i sentieri e, si sa, il cotone uccide in montagna. Ecco qualche consiglio.
Ormai posso dire con certezza di aver camminato per brevi e lunghe distanze, in qualsiasi condizione meteorologica e fisica, e preferisco i leggings. Tanti escursionisti usano pantaloni tecnici creati per la montagna ma io, seppur li trovi molto comodi, continuo a preferire gli altri.
Mi trovo addirittura ad usare pantaloncini corti e canottiera traspirante quando il sole picchia e questo non è esattamente l’abbigliamento classico di un montanaro.
I pantaloncini sono molto leggeri e ventilati, tolgono addirittura qualche grammo di peso dallo zaino, ma ciò che funziona per me non è detto che funzioni anche per te. Ognuno deve provare e trovare la sua perfetta dimensione di comodità nel vestiario da montagna.
C’è un altro motivo per cui preferisco lo spandex e i pantaloni da running, (e anche le calze da running n.d.r.) sulle lunghe distanze, le cuciture e le zip dei pantaloni tecnici mi danno fastidio, provocandomi logoranti irritazioni sulle cosce, cosa che non succede quando indossi una tuta aderente come “seconda pelle”.
I leggings sportivi non sono solo comodi ma anche anti umidità, anti odore, ad asciugatura rapida, i migliori hanno addirittura la protezione anti UV proprio come alcuni pantaloni tecnici. Utili, no?
Tutto dipende da quanto andrai lontano e da quanto tempo starai fuori. Se sono più di 3 giorni e non hai possibilità di lavare forse conviene un tessuto più largo per evitare l’accumulo di batteri lì dove non li vorresti (non viviamo nelle favole, quante volte capita di non potersi fare una doccia in alta montagna?). Se fai un giro di uno o due giorni trovo molto più comodi i leggings.
I contro dei leggings: la durabilità
Se passi tra i rovi, facilmente si strapperanno. Il terreno, l’ambiente, è tutto ciò che devi guardare in questo caso. Se stai per arrampicarti su una parete di roccia, o ti muovi nel fango, o ti troverai in una zona molto ostile, ti servono vestiti appositi.
Ci sono ghette per guadare i fiumi, ci sono i vestiti che ti proteggono dagli insetti, tutto è creato per salvaguardare la tua salute quando esci per divertirti. A proposito, ti interessa un articolo su come scegliere i vestiti da backpacking? Infezioni, pantaloni strappati, insetti fanno sentire tutti a disagio. Ma nulla è paragonabile al disagio del cotone, forse solo l’ipotermia 😀
Quando si indossa il cotone e si suda, l’umidità rimane a contatto con il corpo. Se c’è un improvviso acquazzone o ti bagni in un torrente, ti inzuppi come un biscotto nel latte. Se quando la temperatura cala, stai ancora camminando con quei vestiti bagnati, potrà essere pericoloso e allora sì che sarai a rischio di ipotermia. Se proprio vuoi usare il cotone cerca di avere sempre più di un cambio nello zaino e di tenerlo ben protetto.
I pantaloni tecnici da escursionismo si comportano meglio con il sudore e si asciugano velocemente, ma possono comunque inzupparsi se, ad esempio, i tuoi amici decidono di buttarti in un lago. Probabilmente saranno vicino all’asciutto il mattino dopo, se li stendi. Il cotone no.
Il cotone va bene per gli allenamenti in palestra, per un’ora o due. Qui parliamo di situazioni diverse. In definitiva, sulla questione dell’escursionismo con i pantaloni da yoga, dico la mia: non c’è niente di male ad indossarli per un giorno o due. Prova! Guarda che succede! Il 50% di voi dirà che preferisce il materiale più tecnico.
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