Ho appena trascorso una settimana rigenerante nel cuore delle Dolomiti, in Alto Adige, alloggiando in tre strutture dei Vitalpina® Hotels Südtirol/Alto Adige, un gruppo di alberghi che nasce intorno alla proposta dell’escursionismo e che mette al centro delle attività la connessione uomo-natura.
La prima tappa del mio tour è stata al Vitalpina Wellnesshotel Erica, un vero angolo di pace tra i
monti del Catinaccio e Latemar, sorto come piccola pensione alla fine degli anni ’30 del secolo
scorso e progressivamente ingranditosi grazie al lavoro della famiglia Brunner, che lo gestisce e
tramanda tra generazioni. Più in dettaglio, si trova nella Val D’Ega, a Nova Ponente ed è condotto
dalla Famiglia Brunner e dal suo esperto team.
Qui in Alto Adige è semplice coltivare le proprie passioni outdoor e sperimentarne di nuove:
escursioni, attività sportive e avventure sono all’ordine del giorno. A fine giornata poi i piatti tipici
della tradizione e i magnifici panorami tutt’intorno completano l’esperienza, con intensi sapori e
straordinaria bellezza.
Per quel che riguarda la mia partenza, sentivo più che mai il bisogno di una vacanza per staccare
dalla frenesia quotidiana e all’Hotel Erica ho trovato proprio questo: un misto di relax, benessere
ed esperienze all’aria aperta.
Attraverso questo racconto, vorrei condividere con te il mio programma per questa pausa
rasserenante e darti alcuni consigli sulle esperienze che ho vissuto, così da lasciarti alcune
suggestioni se avrai voglia di seguire alcuni dei miei passi per la prossima vacanza!


Due notti nel cuore delle Dolomiti
Sono stata all’Hotel Erica dal 19 al 21 giugno, giusto in tempo per godermi il solstizio d’estate ad
alta quota.
Come accennato, il gruppo Vitalpina Hotels offre ai suoi ospiti servizi, e attività e attenzioni
all’insegna del benessere della persona, insomma, quelle coccole che a volte ci dimentichiamo di
farci, proprio come è successo a me: ho scoperto quanto avevo bisogno di tutte queste cure solo
quando ho iniziato a dedicarmi del tempo, a rallentare, a riequilibrare il corpo e la mente, a
sintonizzarli con i ritmi della natura.
Attività outdoor in Alto Adige
Ho trascorso le prime due notti su un altopiano nel cuore delle Dolomiti, un luogo dove la natura
ancora non cede il passo all’urbanizzazione, dove l’uomo ancora si sente un ospite, o meglio,
riscopre di esser parte stesso dell’ambiente in cui si trova.
La vasta rete sentieristica comprende passeggiate molto semplici, ideali per le famiglie e per chi
vuole assaporarsi ogni passo, e sentieri impegnativi o arrampicate per chi è più allenato o alla
ricerca di avventura. Per gli ospiti, l’Hotel Erica propone, come tutti i Vitalpina Hotels, anche
alcune escursioni guidate. Queste sono 4 alla settimana, diverse tra loro, come il bagno nella
foresta o la passeggiata al tramonto. Vengono privilegiati come ambientazione il bosco ed i luoghi
dove si concentra una maggiore energia. Io mi sono spinta fino al Corno Bianco e la vetta mi ha
dato un’emozione intensa… più avanti nell’articolo ti racconto i dettagli.
Oltre che sulle proprie gambe, ci si può spostare anche in mountain bike seguendo delle piste che
coprono in totale un’estensione di 800 km! In una ricca proposta sportiva sia indoor che outdoor,
diversificata nelle varie stagioni, questa attività è il fiore all’occhiello dell’Hotel Erica, che fa parte
anche del gruppo “Bike Hotels Südtirol/Alto Adige” e le cui guide, tra cui anche il titolare Luis
Brunner, forti di un’esperienza ormai consolidata, sanno pedalare e guidare in diversi tipi di
esperienza; è prevista anche l’opportunità del noleggio, qualora sprovvisti di un mezzo proprio.


Esperienze di gusto e di benessere
La maggior parte degli Hotel del gruppo propone un soggiorno con pensione a 3/4, con l’esplicito
duplice obiettivo di favorire la permanenza sulle montagne durante la giornata, senza il pensiero
di dover tornare in hotel per pranzo, e di sostenere anche le malghe della zona, promotrici di una
cultura alimentare tradizionale.
Tra l’altro, qui la cucina è influenzata sia dalla tradizione italiana sia da quella austriaca, unite
dall’estro dello chef in ricette che valorizzano i sapori autentici della Val D’Ega.
Parlando di benessere, è d’obbligo accennare anche alla SPA. Oltre alla classica area wellness,
spesso ricercata in questo genere di vacanze, ci sono servizi per tutte le necessità. Mi è piaciuto
molto lo Stretching dei Meridiani, fatto appena sveglia.
Informazioni utili per vivere la vacanza al meglio
I Vitalpina Hotels seguono una filosofia ben precisa, che li accomuna nella conquista dei 3 pilasti:
– Movimento e Montagna
– Gusto e Benessere
– Relax e Natura
…colonne portanti che ho sperimentato di persona all’Hotel Erica.
Una delle attenzioni più radicate che ho percepito nel mio soggiorno è stata quella per la
sostenibilità: il focus sull’utilizzo in cucina di materie prime e ingredienti locali, anche a km 0, lo si
ritrova in ogni piatto, anche attraverso una stretta e consolidata collaborazione con i contadini
locali. Posso dire di aver mangiato salutare per tutte le colazioni, le merende e le cene che ho fatto
qui, ma soprattutto ho scoperto sapori genuini e naturali.
Una curiosità: mi hanno raccontato che anche la recente emergenza sanitaria ha contribuito a ridurre i
buffet e gli sprechi legati a questo tipo di proposta! La sostenibilità non riguarda però solo
l’alimentazione. L’Alto Adige è un luogo che si sostiene di gran lunga sul turismo. È purtroppo
esperienza comune quanto un certo genere di turismo possa impattare negativamente sulla
natura, quando soluzioni comode e guadagno guidano le scelte più del rispetto dei luoghi e di chi li
abita.
Qui invece la natura e il suo rispetto sono il perno di un modo sostenibile di far turismo. Lo si vede
ad esempio nell’obiettivo del zero waste e nella promozione dell’uso di prodotti ed energia
rinnovabili, come l’impiego del solo cippato di proprietà della famiglia Brunner per il
riscaldamento. I Vitalpina Hotels Südtirol/Alto Adige hanno aderito al patto per la neutralità
climatica “turn to zero”, accettando la sfida a monitorare tutto quello che usano, perché rendersi
conto di quanto si spreca è il primo passo verso questo cambiamento.
Le attività e i dettagli dell’hotel Erica sono davvero tanti e per non perdersi nulla sul loro sito web puoi trovare tutto, comprese le fotografie delle camere, così se deciderai di passare una vacanza rilassante saprai davvero cosa stai scegliendo.
Il mio modo per rilassarmi: le attività che ho scelto per 3 giorni di relax
Prendersi cura di sé significa ascoltarsi per comprendere i propri bisogni, amare sé stessi e pensare
al proprio benessere fisico e mentale. Nei ritmi veloci del lavoro e della vita di tutti i giorni, avevo
un po’ perso l’abitudine di ascoltarmi e l’ho finalmente ritrovata in Alto Adige. Non c’è bisogno di
grandi cose per stare bene, infatti a me è bastato semplicemente prendermi cura di me.
Come?


Morning routine da tenere a mente
Ogni mattina prima di colazione all’Hotel Erica facevo circa un’ora di yoga o stretching. A volte li
sottovalutiamo, ma sono un modo estremamente efficace per risvegliare il corpo e concentrarsi su
quello che nella nostra vita davvero ha valore: io, il mio corpo, la natura, i miei pensieri sani e
positivi. E dopo una intensa sessione di yoga, una colazione abbondante completa la ricarica delle
energie per la giornata.
Trattamenti benessere nella SPA
Un altro spazio che ho sperimentato per rilassarmi è la Wellness Area dell’hotel. In realtà, oltre
agli spazi dedicati alla SPA e alle saune, tutta la struttura ha qua e là dei piccoli angoli di relax… a
volte per stare bene anche solo una finestra che dà sulle montagne diventa la prospettiva giusta
da cui un ottimo angolo per meditare in pace e osservare o annotare i propri pensieri.
Mi sono cullata nella piscina, al chiuso e all’aperto, e ho lasciato andare tutte le tossine
accumulate negli ultimi mesi grazie alle diverse saune. La sensazione di benessere quando capivo
che il mio corpo si stava davvero rilassando, lasciando alle spalle pensieri, tensioni e
preoccupazioni, è stata riposante.

Il mio modo di rilassarmi: escursione in natura verso il Corno Bianco
Ovviamente mi conosci abbastanza da sapere che tutto questo relax per me è perfetto solo se fa
da cornice ad una bella uscita zaino in spalla.
E così ho fatto!
Come ti dicevo nei pressi dell’hotel ci sono moltissimi sentieri da scegliere. Io fin dal mio arrivo
sono stata colpita dai racconti sulle due cime gemelle, il Corno Bianco e il Corno Nero e così ho
deciso di seguire quest’attrazione. Dall’Hotel Erica si arriva alla Malga Laab, da dove si imbocca il
sentiero tra pascoli, mucche, conifere e abeti rossi, in questo periodo pieni di freschi germogli, fino
al Passo Oclini (1989m), passando per la Malga Nova Campana. Arrivati a questo punto bisogna
prendere una decisione: Corno Bianco o Corno Nero.
Io sono stata indecisa fino all’ultimo, ma poi ho scelto il Corno Bianco, nel comune di Aldino in Alto
Adige. E non me ne sono pentita! Dal bivio ho raggiunto la croce di vetta in circa 50 minuti per 320
metri di dislivello, percorsi in mezzo a una fitta, bassa e profumata vegetazione di pino mugo. È
stata una vera soddisfazione fermarmi al rientro, scesa dalla cima, a gustare per merenda un
gelato all’originalissimo gusto di fieno, miele e grano saraceno, che consiglio per i camminatori che
amano sperimentare… e il prossimo appuntamento l’ho promesso al Corno Nero!
Sui miei passi ho scoperto anche i segni del passaggio di un fenomeno di distruzione: infatti questo
territorio è stato colpito da Vaia, la tempesta che nell’ottobre 2018 ha spazzato via 6000 ettari di
terreno nella sola provincia di Bolzano. Le cicatrici sono ben evidenti: è come se gli alberi intorno a
me abbiano voluto raccontarmi, quello che hanno visto.
Per gli amanti della montagna questa escursione merita davvero. Scelgo di camminare anche per
una questione di relax e benessere: la cadenza dei miei passi e i suoni della natura mi permettono
di meditare. Io ormai mi sono abituata a farlo in modo spontaneo, ma sicuramente la bellezza di
questi posti ha favorito l’accordo delle mie sensazioni alla natura circostante.
Sulla croce di vetta leggo queste parole: “caro escursionista, se osservi con attenzione scoprirai,
lungo il cammino, che il mondo non è solo bianco o nero, chiaro o scuro, bello o brutto, ma che
dalla tensione tra questi opposti emerge, in tutta la sua meraviglia, la bellezza viva della natura.”
Il panorama dai 2317 metri del Corno Bianco è stato uno spettacolo meraviglioso che mi ha
regalato aria pura e tanta consapevolezza: quel giorno, come spesso capita a chi cammina, sono
partita in un modo dall’hotel, sono salita in cima e sono ritornata indietro come una persona
diversa, nuova. Alla fine il cammino si può leggere come la metafora della vita: parti in un modo,
superi ostacoli, ammiri il paesaggio, acquisti consapevolezze. Questo è un po’ l’insegnamento che
possiamo trarre ogni volta che ci immergiamo nella natura… prendiamoci del tempo per noi stessi,
respiriamo aria nuova e torniamo a casa con un nuovo equilibrio.
Da quassù tutto appare così piccolo, anche quelle cose che di solito ci sembrano così
incredibilmente grandi e importanti. Silenzio assoluto. Sentire solo il proprio respiro, lieve e
regolare, e il vento che ci parla dolcemente di qui e ora, di liberà e di felicità.


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