Sappiamo bene che l’acqua è importante per il nostro corpo e per la nostra salute, lo sentiamo ripetere alla radio, alla tv, sui giornali, dal medico e persino in palestra ma… sappiamo come e quanta berne?

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Siamo composti per la maggioranza da acqua e dove c’è acqua c’è vita.
Non abbiamo dubbi su questo.
Ma hai mai provato a vedere l’acqua come un vero e proprio alimento?
In effetti, al pari del cibo, ci da importanti sali minerali senza però appesantirci con calorie in eccesso, permettendo inoltre di assorbire nutrienti dagli altri alimenti che ingeriamo.

Come e quanto bere quindi?

La regola vuole che se durante una giornata assumiamo, ad esempio, 2000 calorie dobbiamo integrare 2 litri di acqua. Inoltre, se sudiamo molto, ne va aggiunta dell’altra per compensare i liquidi persi.
Bisogna bere a piccoli sorsi durante tutto l’arco della giornata, preferendola a temperatura ambiente dato che il freddo può dare problemi digestivi.
Se bevi un litro tutto d’un fiato non avrai lo stesso effetto benefico, poiché gran parte verrà subito smaltita.
Il nostro corpo preferisce prendere l’acqua a piccole dosi in modo costante, così da assicurare la giusta idratazione tutto il giorno.

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Quando si avverte lo stimolo delle sete significa che stiamo già disperdendo più liquidi di quelli assunti, per cui ci si sta disidratando.
Lo stimolo però viene avvertito sempre meno con il passare degli anni, per questo è molto importante imparare a bere spesso anche senza sentire la sete.

Parliamo ora dei campanelli d’allarme, di come il nostro corpo ci avverte che ha bisogno di idratarsi.

Sbalzi d’umore o nervosismo eccessivo.
(uomini, siamo solo disidratate! Cercate di capire!)

Stitichezza, soprattutto se prolungata nel tempo. Le feci per essere smaltite hanno bisogno di una grande quantità di acqua.

Stanchezza e sonnolenza, spesso i dolori o i crampi che avvertiamo in questo stato sono dati dalla mancanza di idratazione ai muscoli.

Confusione mentale e mal di testa. E’ molto probabile che la circolazione sanguigna al cervello risenta della disidratazione, rallentando i riflessi e le capacità cognitive.

Vista compromessa. A causa del motivo precedente.
Inoltre possono esserci effetti pari all’assunzione di alcolici nei casi di disidratazione più acuti, rischiando di rendere problematica anche la guida stradale.

Alito puzzolente. Con pochi liquidi avremo poca saliva, che serve anche a combattere il proliferare dei tanti batteri che abbiamo in bocca.

Pipì scura. Le urine restano troppo concentrate.

Calcoli renali. Sarebbe utile, in questo caso, bere acqua ricca di calcio.

Pelle secca. Si mantiene elastica grazie all’acqua consumata.

Cattiva digestione. Senza la giusta quantità d’acqua gli enzimi non riescono a trasformare il cibo ingerito, l’importante è quindi bere un bicchiere d’acqua prima dei pasti e non esagerare nel mentre, poiché troppi liquidi possono interferire con i succhi gastrici e la bile, rallentando comunque la digestione.

Ritenzione idrica e cistite. Più si beve e più si eliminano i liquidi in eccesso, sgonfiando il corpo e lavandolo dall’interno.

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La circolazione sanguigna, in mancanza di idratazione, viene compromessa e il cuore si affatica molto.
In casi estremi si arrivano ad avere allucinazioni visive.

I bambini sono a rischio come gli adulti. Sentono meno il bisogno di bere e si può capire lo stato di idratazione dal pannolino che resta asciutto più a lungo.
Il consiglio importante, nei casi neonatali, è che la madre sia sempre ben idratata per far fronte ai liquidi che vengono persi anche attraverso l’allattamento.

Qui di seguito valutiamo i diversi tipi di acqua presenti sul mercato (fonte: Marco Ronchetto).

  • San Benedetto linea progetto ecogreen: basso impatto ambientale.
  • Sant’Anna: indicata per mamme in allattamento e bambini.
  • Lauretana: basso residuo fisso, tra le più leggere in commercio.
  • Ferrarelle: Aiuta la digestione, esalta il sapore del cibo ed ha un’effervescenza naturale.
  • Plose: Naturalmente pura, non subisce manipolazione chimica. Potrebbe portare un leggero effetto anti-age.
  • Eva: Povera di sodio, aiuta il cuore.

Per ora la mia ricerca si ferma qui. Spero di aver trasmesso l’importanza di una corretta idratazione per il benessere psicofisico, indipendentemente dall’essere attivi o sedentari.

Ti è venuta un po’ di sete? 😉