In caso di emergenza come si effettua correttamente una chiamata di soccorso?
In caso di incidente o di reale necessità bisogna contattare il Soccorso Alpino al numero 112 (se nella tua regione non è ancora attivo il numero unico per le emergenze dovrai fare il 118) rispondendo con calma e dettagliatamente alle domande dell’operatore e comunicando le seguenti informazioni standard, in modo da velocizzare l’intervento dei soccorsi e non creare confusione:
- dati di identificazione dell’infortunato
- luogo esatto dell’incidente e riferimenti visivi per individuarlo
- descrizione dell’attività svolta e numero delle persone coinvolte
- numero dei feriti e condizione sanitaria degli stessi
- condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente e presenza di eventuali ostacoli come visibilità, vento, pareti rocciose, alberi, linee elettriche, seggiovie, funivie, ski-lift o altri impedimenti all’atterraggio di un elicottero
- recapito telefonico da cui si chiama (cellulare o rifugio)
- lasciare libero il telefono dopo la chiamata
- non allontanarsi dal luogo della chiamata
Nel caso in cui non si abbia la possibilità di chiamare il Soccorso Alpino bisogna utilizzare il metodo di segnalazione visiva (torcia) o sonora (fischietto) a intermittenza: 6 segnali al minuto, 1 ogni 10 secondi, seguita da una pausa di un minuto prima di ricominciare la segnalazione.
In presenza di un elicottero in sorvolo sulla zona dell’incidente segnalare la necessità di un intervento alzando e muovendo entrambe le braccia; se invece non si necessita di intervento segnalarlo usando solo un braccio.
Geolocalizzati
In Italia, se si è feriti o caduti in un burrone, far capire ai soccorsi dove ci si trova non è semplice.
Il nostro paese non ha ancora attivato l’Advanced Mobile Location, come invece è già stato fatto in altri paesi (Austria, Regno Unito, Stati Uniti…).
Si tratta di un sistema con cui ogni volta che si chiama un numero d’emergenza lo smartphone attiva automaticamente la geolocalizzazione e manda un sms con la posizione di chi impugna il telefono a chi deve prestare assistenza.
L’Italia ha già ricevuto i fondi europei per attivare il servizio, che dovrebbe essere attivo nel 2020.
Ad oggi le centrali possono rilevare l’area della chiamata, ma non il punto preciso.
Come fare?
Se sei senza rete
In alcune zone può capitare di non avere connessione dati e rete telefonica, questo rende difficoltoso chiedere soccorso e comunicare le coordinate numeriche di altitudine e longitudine (sempre che si sappiano). Viene in soccorso What3Words, un sistema che assegna 3 parole ad un riquadro di terra di 3×3 metri e funge senza internet, comunicando ai soccorritori seccata.evitato.pedina, ad esempio, in pochi minuti saprebbero che vi trovate nel palazzo dove c’è Focus, la rivista da cui sto prendendo spunto per questo articolo.
Se invece ci si trova in una zona sperduta e pericolosa, è meglio dotarsi di trasmettitore satellitare, che invia via satellite la richiesta di soccorso.
Salvataggio Smart
Una soluzione valida è usare l’app 112 Where ARE U, che condivide automaticamente la posizione quando si chiama il numero unico d’emergenza.
Al momento è attiva in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Roma, Trento, Bolzano, Agrigento, Catania, Caltagirone, Enna, Messina, Siracusa, Ragusa.
Si può chiedere agli operatori del 112 di usare SMS locator, con cui ti sarà inviato un sms con un link, attraverso il quale si possono trasmettere le coordinate del luogo in cui ti trovi e avere soccorso.
Si può anche condividere la propria posizione con Google Maps, Whatsapp, Messenger, chiedendo a qualcuno tra i contatti di chiamare i soccorsi per te.
Orologi e localizzatori
Se si esce in solitaria è sempre meglio avvisare qualcuno e utilizzare gps, smartwatch, o app che permettono la geolocalizzazione.
Qualche altra idea?
- GeoResQ che registra e invia la posizione a distanza di ogni minuto al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che interviene su richiesta di aiuto.
- Safe24 condivide la posizione con i contatti stretti e chiede aiuto, impostando un timer. Utile anche se sei in giro la notte e devi attraversare una zona poco bella.
- Life360 è simile a Safe24.
- DaeDove serve per salvare la vita altrui, indica i defibrillatori più vicini, aiuta anche chi ha avuto un infarto in città, così da dargli un tempestivo soccorso.
Insomma, stiamo facendo passi da giganti in termini di sicurezza. Ora tocca a te, consiglia le norme che adotti quando esci all’aria aperta e se usi qualcuno dei metodi sopra citati, dicci cosa ne pensi. Buon cammino!
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