Il Cammino dei Borghi Silenti è un percorso ad anello che si sviluppa nel cuore verde dell’Umbria, alle
pendici settentrionali dei monti Amerini, nella parte sud-occidentale della regione.
Il tracciato di 91 km è suddiviso in 5 tappe, da svolgere in altrettanti giorni, con partenza e arrivo a Tenaglie dove l’ufficio turistico Amerini Trekking è pronto ad accogliere i viandanti dando loro a disposizione una credenziale e, al termine del cammino, una pergamena personale.

Alle panchine del pellegrino

E’ un vero e proprio cammino condotto principalmente su strade bianche sterrate che affiancano i campi coltivati, le grandi distese erbose tipiche del Centro Italia e i boschi di latifoglie, soprattutto lecci e castagni, ma sono presenti anche sentieri di montagna e qualche tratto su strade asfaltate secondarie (pochissime).
Le cime dei monti sono dolci e arrotondate: il percorso si snoda tra collina e media montagna, aggirandosi tra i 350m di quota e i 994m massimi del Monte Croce di Serra, da cui si può godere di una spettacolare vista sul territorio collinare sottostante.
Il fascino di questo cammino lo si trova proprio nel nome: il percorso collega tra loro diversi borghi
medievali ognuno caratterizzato da profonde radici, storia e tradizioni, avvolti dal silenzio e dalla calorosa accoglienza dei loro abitanti.
Per conoscere la loro storia clicca qui.

TAPPA 1: Da Tenaglie a Melezzole 27,5 km (o variante 22 km)

Dopo aver attraversato l’abitato di Tenaglie l’asfalto lascia il posto alla strada bianca sterrata che ci
accompagna per la maggior parte della tappa immergendoci subito nell’atmosfera dei cammini con il suo netto contrasto con i prati verdi brillanti e il rosso acceso dei papaveri.
In questa tappa si attraversano i borghi di: Castello del Poggio, Guardea, Cocciano, Santa Restituta,
Toscolano e Melezzole.
Noi abbiamo deciso di accorciare la tappa (22 km) con la variante che parte al borgo di Santa Restituta che ospita 8 abitanti. Anche la vista panoramica di Toscolano, con i suoi 25
abitanti, merita una sosta, inoltre sembra davvero di essere in un paese fantasma, con le sue stradine ciottolate e i vicoli stretti in cui ci si può divertire ad esplorare e perdersi per un po’…

TAPPA 2: da Melezzole a Morre 17,2 km

Da Melezzole si prosegue seguendo il dolce profilo delle colline umbre e dopo 1 ora di cammino si
raggiunge la cima più alta di tutto il percorso: il Monte Croce di Serra, che sfiora i 1000 metri di quota (994m per l’esattezza) e si affaccia sui prati sottostanti tappezzati da campi coltivati, arbusti e anche qualche ometto in pietra.
E’ consigliabile scendere dalla cima seguendo il sentiero sul prato, meno scivoloso, per arrivare, dopo un totale di 885 m di dislivello negativo, al borgo di Morruzze e infine a Morre.
Tutta la seconda tappa è molto panoramica e, essendo esposta, è abbastanza ventosa.

TAPPA 3: da Morre a Civitella del Lago 17,5 km

E’ una delle tappe più panoramiche con paesaggi da cartolina in cui si alternano tratti immersi nei prati
esposti al sole e sentieri tra i boschi. Si attraversano i borghi di: Collelungo, Acqualoreto, Scoppieto fino a Civitella del Lago.
Dopo 5 km dalla partenza si entra nel bosco e inizia una serie di sali-scendi che porta fino all’Eremo della Pasquarella, da qui la ripida salita che concentra quasi tutto il dislivello positivo della tappa (716m) porta al borgo di Scoppieto.
Quest’ultimo tratto di 1,2 km è più paragonabile ad un trekking e non ad un cammino, ma piano piano, a
passo lento, godendo dell’ombra del bosco di latifoglie che accompagna i viandanti per tutta la salita, si
arriva a destinazione con una bellissima vista sul lago di Corbara.

Lago di Corbara

TAPPA 4: da Civitella del Lago a Baschi 13km

Questo breve tratto del cammino è caratterizzato principalmente da sentieri in discesa ed è denominato “I sentieri di Bacco” non a caso! Le colline vicino al lago ospitano diversi terrazzamenti a vigneto ed è possibile fermarsi per una degustazione gratuita rivolta esclusivamente ai pellegrini.

Sono pochi i km di questa tappa, ma se farai tutte le soste che abbiamo fatto noi diventerà lunga. Poco dopo la degustazione, infatti, si arriva alla Casa Sorriso: una meravigliosa oasi di pace gestita da una famigliola olandese che, in tempo di Covid, ha deciso di scommettere tutto sul proprio sogno di vivere nella verde Umbria, a servizio del turismo. Meta imperdibile e persone da conoscere.

TAPPA 5: da Baschi a Tenaglie 16 km

Per tornare a Tenaglie il cammino dei Borghi Silenti ci riserva un’ultima sorpresa: dopo diversi sali-scendi tra i prati ed i vigneti e dopo aver attraversato il bosco, proprio lungo il sentiero è possibile visitare una necropoli etrusca.

Un’ultima salita e si raggiunge il borgo di Montecchio, l’ultimo prima di Tenaglie. Poco prima dell’arrivo c’è una deviazione per le Panchine del Pellegrino che regalano gli ultimi scorci di questi paesaggi da cartolina.

Serio, mio compagno di avventura insieme a Cristiano

Segnaletica, credenziale e pergamena

Tutto il cammino è perfettamente segnalato: il colore ufficiale dei Borghi Silenti è il giallo. Oltre alla
segnaletica lungo il tragitto c’è una guida cartacea molto ben scritta che riporta tutte le informazioni
necessarie per camminare ed alloggiare. Inoltre, sul sito ufficiale sono presenti tutte le tracce gpx.
Con tutte queste attenzioni è impossibile sbagliare strada!

All’ufficio turistico Amerini Trekking di Tenaglie e online tramite il sito ufficiale del cammino puoi trovare
la credenziale che permette di alloggiare nelle strutture comunali e nei donativi: ad ogni tappa corrisponde un timbro diverso, da collezionare fino all’arrivo per poter ricevere la Pergamena ufficiale del Pellegrino, timbrata e firmata.

Dove mangiare e dormire

Proprio come sul famoso Cammino di Santiago, il Cammino del Borghi Silenti è uno dei pochi cammini italiani in cui è possibile alloggiare in strutture comunali e donative, dedicate appositamente ai pellegrini dotati di credenziali, oltre che alle strutture turistiche presenti su tutto il territorio.
E’ presente anche il Menù del Pellegrino (all’italiana!).

Le strutture danno la possibilità anche di trasportare gli zaini alla tappa successiva (ma noi non ne abbiamo bisogno, vero?).
E’ possibile farlo in tenda? Assolutamente sì. Sulle tracce gpx presenti nella guida sono indicati tutti i punti in cui è possibile campeggiare, ma ricorda di non lasciare rifiuti e che è vietato accendere fuochi.

Il periodo migliore è decisamente la primavera per la fioritura spontanea

Quando andare e cosa portare

Il clima temperato del Centro Italia permette di percorrere questo cammino durante tutto il corso
dell’anno.
E’ però consigliabile attuare maggiori accortezze per chi decide di affrontarlo nei mesi estivi più caldi (ad esempio iniziando a camminare la mattina presto per arrivare alla meta all’ora di pranzo) poiché la
prevalenza di tratti esposti al sole rendono sicuramente più difficoltoso il cammino nelle ore più calde.
Per questo motivo sarebbe l’ideale scegliere di partire in primavera e autunno, oltre al fatto che le infinite colorazioni delle fioriture e le sfumature autunnali rendono sicuramente i paesaggi più suggestivi.

Consigli sull’equipaggiamento qui. Ma aggiungo che trovo migliore la scelta di scarpe basse, ammortizzate e leggere (tipo da trail running).

Cosa penso del Cammino dei Borghi Silenti

Lontano dalle mete turistiche solitamente affollate, questo cammino è l’ideale per allontanarsi dalla
frenesia quotidiana, dal caos e, perché no, per chi vuole, anche dai social: diversi sono i tratti di sentiero
isolati tra un borgo e l’altro che, se affrontati sia in solitaria sia in compagnia, sicuramente lasciano spazio alle emozioni e poco al telefono (non sempre troverai copertura).
L’efficiente organizzazione, l’attiva partecipazione degli abitanti e l’ambiente caratteristico di questi borghi lontani dal tempo e intrisi di tradizione, rendono il Cammino dei Borghi Silenti un ottimo allenamento per chi aspira ad affrontare il Cammino di Santiago o la Via Francigena, ma anche un’ottima occasione per chi ha meno tempo a disposizione e desidera comunque rallentare e uscire dalla quotidianità, godendosi l’atmosfera di un vero e proprio cammino.

Il tratto più montano del percorso

Per chi vuole pedalare

C’è la possibilità di percorrere il Cammino dei Borghi Silenti in bici utilizzando esclusivamente mountain bike, gravel (anche in versione e-bike) e concludendo l’anello in due tappe, su di una tratta lunga 80 km circa, con fondo sterrato (sassoso e accidentato in alcuni tratti).

L’itinerario ricalca per l’80% quello pedonale, tranne in alcuni inevitabili punti in cui neanche una mountain bike può accedere.

Link utili

Puoi trovare ulteriori informazioni sul sito ufficiale del cammino e ammirare i luoghi dal mio video,
quello di Surio – Scoprire Viaggiando e quello di Viaggio Vero.