Mi sembra giusto, arrivata a questo punto, dirvi qualcosa in più di me.
Oggi vi racconto la mia storia, cosa mi ha spinto a camminare e perché l’ho fatto diventare qualcosa di pubblico.
Una scelta che è stata maturata nel tempo, in diversi anni, dopo un evento che mi ha fatto crollare il mondo addosso.
Gli uomini dell’occidente vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
(Dalai Lama)
La mia storia
Mancava poco alla maggiore età e avevo tutto: fidanzatino, amicizie, scuola e una vita che scorreva in preda a ribellioni adolescenziali. A quell’età avevo tanta energia che non sapevo assolutamente come far fruttare nel modo migliore, limitandomi a rimbalzare qua e là come una biglia lanciata con forza. Nonostante questo io ero la sedentarietà in persona, il divano era il mio migliore amico.
Una sera ho sentito un fortissimo dolore ad una gamba ma non ho dato troppo peso alla cosa. Il giorno dopo il dolore è aumentato e la gamba si è molto gonfiata, fino a diventare il doppio dell’altra. Camminare normalmente era ormai diventata un’impresa titanica.
Il mio medico di base, vista la mia giovane età, non ha pensato a qualcosa di particolarmente grave e ha inteso che probabilmente avevo un’infiammazione al nervo sciatico e che con massaggi ed antidolorifici sarebbe passato tutto. La notte dopo l’ho passata sveglia a contorcermi dai dolori e anche le bombe chimiche di Aulin non mi facevano il minimo effetto.
Sono allora andata al pronto soccorso e dopo le mie 4 ore di attesa sono stata visitata.
Diagnosi: trombosi venosa profonda dovuta ad una mutazione genetica. Ricovero immediato.
Senza peli sulla lingua mi hanno detto che avrebbero fatto il possibile ma le probabilità di sopravvivere erano molto basse perché i massaggi avevano causato un distacco di un embolo che poteva entrarmi nel polmone o nel cuore a momenti.
E’ stato un bel trauma.
Sono stata portata in sala operatoria dove mi è stato infilato dalla giugulare un filtro per fermare emboli futuri.
Intanto, fortunatamente, l’embolo è entrato nel polmone e non nel cuore e, nonostante dicessero che mi sarebbe mancato il respiro (erano pronti con il defibrillatore attivo), io sono stata bene.
Trasportata in reparto mi sono stati fatti molti esami ed il peggio l’ho vissuto dopo che mi hanno dimessa.
Sono andata avanti anni a farmi punture anticoagulanti due volte al giorno, causandomi grandi lividi su tutto il corpo.
Sono uscita come uno straccio dall’ospedale e ci ho messo parecchi mesi a tornare a camminare come prima.
Ogni movimento mi causava fitte di dolore e non riuscivo a fare due passi di seguito senza sentire la necessità di riposarmi a terra, ovunque mi trovassi.
I medici concordavano che avrei dipeso a vita da medicine, avrei avuto una gamba più grossa dell’altra, viola, non avrei più potuto prendere aerei, stare troppo tempo in piedi o camminare a lungo. (…)
Ho sofferto tanto.
La parte divertente è che oggi non dipendo più da medicinali, ho un lavoro che mi porta a stare in piedi tutto il giorno, prendo aerei e vado anche in alta quota in montagna, con le mie gambe rosa.
Ho scelto di studiare naturopatia perché sono fermamente convinta che ci possano essere metodi di cura alternativi e meno traumatici per chi soffre, che possono affiancare la medicina tradizionale.
Medicina e naturopatia dovrebbero andare di pari passo per riportare i pazienti in salute e con una psiche ottimale.
Io comunque ne sono uscita più forte e sicura delle mie possibilità.
Le soddisfazioni più grandi sono state quando con la mezza gambetta e il polmone ferito ho percorso 800 km fino a Santiago de Compostela, quando sono arrivata a 5200 m di altitudine in Perù, per poi tornare comodamente a casa in aereo e, ultimo ma non meno importante, quando sono diventata Guida Escursionistica Ambientale certificata 🙂
L’ho fatto da sola, con le mie forze e ti assicuro che la gamba è rimasta rosa!
Sentivo il bisogno di raccontare la mia esperienza una volta per tutte.
Mi sono sempre limitata a qualche accenno ma è servito del tempo per elaborare la questione, che… voleva uscire!
Penso siano importanti sul web questo tipo di testimonianze.
Io sono la prova vivente che se vuoi qualcosa DAVVERO prima o poi la ottieni, con i giusti tempi.
Non conta troppo il parere altrui.
Non importa se cercano di spaventarti.
Tu sai cosa è giusto per te stesso, quindi fallo.
Insegui il tuo sogno e non ti fermare mai.
Invito tutti a condividere la propria esperienza, che può essere d’aiuto a chi è in una situazione di freno nella propria vita.
Per quanto mi riguarda io il freno l’ho tolto in modo definitivo con questo racconto.
Buon cammino a tutti voi.
PS: se vuoi saperne di più, leggi il mio libro “la felicità ai piedi – l’avventura di una trekker per caso“
Anonimo
Mi hai fatto piangere! Bellissima storia, e bellissime parole. Avevo visto alcuni tuoi video e mi avevi già ispirato un botto di simpatia! Ma non avevo ancora letto la tua storia. Io fin da ragazzina (e sono ancora molto giovane) ho una serie di problemi fisici non troppo gravi ma tutti concomitanti e fortemente limitanti per tutte le cose che voglio fare nella vita. Per la medicina tradizionale, più che fare un po’ da tappo e tenerli relativamente sotto controllo non posso fare molto. Per alcune cose invece come i forti dolori che ho e le emicranie che si scatenano con un nonnulla (non posso stare più di tanto al sole, più di tanto in piedi, fare grandi sforzi fisici, al minimo cambio di clima o di abitudini si scatenano mille dolori a catena, se dormo troppo o troppo poco sto male…), non c’è nulla che mi aiuti veramente e la mia voglia di “smontare il mondo” (in positivo, si intende) cozza continuamente con queste cose. Io non voglio credere di dover vivere sotto una campana di vetro. Voglio trovare un modo, un mio modo, per stare bene senza avere tutti questi limiti e dover rinunciare a tantissimi momenti belli ed emozionanti della vita. Quindi grazie, veramente, di cuore per le tue parole.
P.s. Ho sempre adorato camminare e spero di rimettermi e ripartire!
Continua così!!
Selvaggia
Marika Ciaccia
Grazie Selvaggia (che nome stupendo) sono certa che facendo chiarezza dentro di te scoprirai cosa desideri davvero e come inseguirlo. Ti sono vicina
Nadia
Sei una ragazza eccezionale e sei di aiuto agli altri con la tua testimonianza. Comprerò il tuo libro e lo metterò in evidenza per averlo sempre davanti agli occhi, così nei momenti di sconforto mi ricorderò la tua forza (io ho avuto soltanto una tromboflebite e per fortuna pure a un’età che è il triplo della tua). Sono felice per te e spero che questa sia per sempre la tua unica esperienza negativa.
Marika
Ti ringrazio Nadia, sei super gentile
Tiziana
Anch’ io trombosi venosa profonda ileo femorale e safena nel dicembre 2008. Ricoverata , avevo colite ulcerosa in fase attiva, per cui i medici non hanno potuto farmi terapia con wafarin . Fortunatamente risolto con arixtra ad alto dosaggio ma ho riportato postumi.
Marika
Mi dispiace tanto
Germano
Davvero complimenti.
Mi sono emozionato.
Però non trovo così “universalmente vero” il concetto conclusivo (se vuoi puoi, sempre).
Diciamo che ti è anche andata bene, perché al contrario esistono anche menomazioni più gravi che non passano, neppure con tutti gli sforzi fisici e psicologici. Purtroppo.
Io trovo questo tuo post molto utile più che altro per i tanti ,tantissimi, sani che si piangono addosso per fesserie che vedono come insormontabili.
Marika
Esatto, era questo l’obiettivo 🙂
Margherita
Complimenti Marika! Io ho avuto una trombosi venosa profonda dal ginocchio all’inguine a causa di un linfoma, per cui sono otto mesi che faccio chemio e due eparine al giorno. Porto la calza elastica, non potrei farne a meno, come mai tu non la porti? Al momento mi manca la forza per camminare , ma mi impegno a farlo non appena possibile. Grazie per la tua testimonianza
Marika
Ciao Margherita, mi dispiace molto per questa tua brutta esperienza. Io non porto la calza perché non ne sento più il bisogno. La metto quando faccio lunghi voli o quando ho le gambe un po’ gonfie. Ma spesso mi da più fastidio averla che non.
Quello che ci tengo a sottolineare è che ci sono voluti anni per la mia ripresa, non è una cosa che avviene dall’oggi al domani ma ci vuole molto lavoro su sé stessi e molto tempo. Ma si recupera, credimi.
Se hai bisogno sono a disposizione
Ida
Ciao Marika io ho avuto una trombosi venosa profonda alla gamba sinistra in gravidanza… ho fatto un anno di eparina adesso prendo Coumadin ma ogni tanto avverto fastidio alla gamba è normale?
Marika
tutto normale, io ho spesso fastidi nonostante tutto. Ma non ti preoccupare, se c’è qualche problema te ne accorgi eccome. Non farti frenare dai fastidi
pino
Ti linko cara Marika dove a tempo perso tu o gli altri amici interessati potete trovare il “resoconto”, i pensieri in libertà in forma scritta e sicuramente non bella e coinvolgente come tu hai saputo fare! Chi avesse necessità di consigli, chiarimenti mi scriva pure: pinleo57@gmail.com
http://www.pellegrinibelluno.it/index.asp?page=diari11
Un caloroso abbraccio a te in particolare e a tutti gli amici pellegrini e non…
Pino
Semplicemente unica… Donna con la “D” maiuscola. Non arrenderti mai, ragazza. Ho compiuto il Camino Frances nel 2014. Avrei tanta voglia di ripeterlo, qualche problemuccio fisico mi fa tergiversare ma anche solo leggere le tue pagine o guardare i tuoi video è molto! Complimenti per il tuo reportage sul Camino, mi sono divorato letteralmente i 4 video. Io ho scritto un diario ad uso e consumo degli amici pubblicato su “Pellegrinando” e su “Pellegrini di Belluno”. Un abbraccio. Pino.
Marika
Grazie Pino! Sei tu una forza 🙂 e grazie per averci segnalato il tuo diario che sicuramente andremo a leggere in tanti. A presto!
Sarah
Mi sono commossa… Grazie per aver condiviso la tua storia e per l’energia che ci dai!
Marika
Grazie a te cara Sarah ?
Pietro
Ammirazione… è incoraggiante la tua esperienza, anche io e mia moglie siamo camminatori, abbiamo fatto la Francigena da Passo Cisa a Roma, viviamo ai piedi delle Apuane e i sentieri li abbiamo fatti tutti, ma la cosa piu bella del camminare è sentirsi liberi dai mezzi… purtroppo da quesi due mesi improvvisamente mi sono svegliato con un formicolio ad un piede, poi è salito alla gamba poi l’altra e sono stato bloccato a letto tre settimane senza sapere cosa è successo… analisi raggi rm fisio, niente, la fede in Dio mi ha aiutato a superare questo momento, in cui stare fermi per noi è stato tremendo… non so quando passerà ma io ho ricominciato a camminare anche se non sento le scarpe, ed è come se camminassi sui sassi, non mi importa, io camminerò finché riuscirò a stare in piedi. Grazie perché la tua testimoni che gia conoscevo mi ha aiutato da subito. Dio ti benedica! Ti seguiamo! Pietro&Monica
Marika
Grazie Pietro, mi sento lusingata. È una sensazione strana sapere che c’è qualcuno là fuori che prega per me. Vedrai che supererai tutto. Vi abbraccio
Lucio
Ho letto tutto…sento che ho bisogno di fare il tuo stesso percorso…ci sono dei passaggi nel tuo racconto che mi hanno fatto un po’ male…perché so che è la verità…
È successo tutto quando sono tornato in montagna nei luoghi dove andavo con i miei genitori…ho sentito il desiderio di tornare bambino, come se la natura mi dicesse “è qui il tuo posto”…solo in quel contesto mi sento felice…quei boschi , laghi , sentieri ecc sono l’unico motivo per sorridere…spero di non scoraggiarmi e di tenere duro…
Simona
Ogni volta che lo leggo ti abbraccerei! Grazie per questo importante racconto, c’è bisogno di messaggi positivi e il tuo è di quelli strepitosi.
Marika
Simo bella ? spero di dartelo sul serio un abbraccio prima o poi!
Simona
CI sono volte in cui le parole non servono…ecco io in questa occasione mi sento così. Ti mando un forte abbraccio ed un immenso grazie ❤
Marika
Grazie a te Simona ❤❤
ingirovagandomum
Che bella testimonianza la tua: ce ne vorrebbero di piu’ per dare coraggio e spronare le persone che a volte si bloccano di fronte alle difficolta’ di ogni giorno.
Marika
Grazie mille ☺ èil motivo per cui l’ho fatto, servirebbero tante di queste testimonianze sul web a parer mio
Patrizia festuccia
Ho tanta ammirazione per te perché hai capito che bisogna avere fiducia in se stessi ..il corpo ha grande potere di autoguarigione solo che dobbiamo esserne consapevoli
Marika
Sto cercando di farne una filosofia di vita, non è sempre facile ?
Luca
ho avuto pure io una trombosi, trovata da me perche al pronto soccorso mi avevano detto che era un infiammazione, mi han dato degli antibiotici e mihanno rispedito a casa, io, sono uscito dall’ospedale e sono andato in un centro diagnostico li vicino, chiedendo di fare un ecodoppler, perche lo sapevo? mio fratello a 37 anni è morto per un trombo, la paura fa 90, fatta la visita a pagamento subito, diagnosi? TROMBOSI VENOSA PROFONDA ALLA VENAPOPLITEA MOBILE….CALZA ELASTICA E SUBITO AL TAO, e grazie a dio son qui, dopo 3 anni di Coumadin, oltre a punture iniziali e, sbagliate di dosaggio, ma per fortuna ridosate al centro TAO.
Mi è rimasta la paura, il panico, son sempre a far esami, mi fa ancora male dopo 4 anni, ma la paura è forte….
Volevo chiederti una cosa….
Mi insegni a vivere?
Ciao luca
My Life in Trek
Luca capisco bene come ti senti.
Anche a me con i dosaggi avevano fatto danni, pensa che dopo l’ospedale avevo perso i capelli in buona parte e pesavo 45 kg, cosa non del tutto risolta.
I miei ormoni non sono più gli stessi, però sono viva e già questo mi spinge a dare il massimo.
Non vivere sarebbe come accettare di essere morta quel giorno e non posso permettermelo.
Ci sono persone che soffrono tanto per cose più gravi e che vorrebbero essere al mio posto quindi non voglio più permettere alla paura di limitarmi.
Sono sicura che con volontà ce la farai anche tu, scrivimi quando vuoi
Anonimo
Grande Marika! Tanta ammirazione per il tuo coraggio , la tenacia e la voglia di vivere !!
My Life in Trek
Ti ringrazio! 🙂
Chiara_Madamebetterfly
Bravissima, non bisogna mai farsi scoraggiare dai problemi. Sono fermamente convinta che se alleniamo la mente alla felicità di conseguenza anche il corpo reagirà positivamente :)..in bocca al lupo per i prossimi traguardi!!
My Life in Trek
Ti ringrazio Chiara. Ovviamente la penso così anche io ? un abbraccio
Maurizio Felci
…mi sono commosso…
Maurizio Felci
…mi sono commosso… tutto qui…
My Life in Trek
Che dolce! ? un abbraccio
la felicità nel viaggiare
Ho letto il tuo Blog bello vedere qualcuno che racconta una parte di sé importante, come te pure io ho avuto problemi di salute dopo anni sono riuscito a sconfiggerlo, amare la vita mi ha reso più forte e viaggiare era l’unica cosa che mi rende felice alleviando via lo stress..ti auguro tanta felicità e salute.
My Life in Trek
Ti ringrazio per aver condiviso questa cosa con me, sono contenta che anche tu ti sia rialzato ☺