Nord e sud Italia, oltre che al resto del mondo. I boschi bruciano e le montagne sono in fiamme, gli animali stanno morendo e noi siamo tutti responsabili.
CHI E’ IL PIROMANE
Sotto Piromania nel vocabolario si legge: mania incendiaria.
La mania è un disturbo mentale, una fissazione ossessiva, una tendenza inspiegabile.
Ed è davvero inspiegabile quello che accade in questi giorni.
Perché non so tu, ma io non riesco a dare una spiegazione logica all’impulso di distruggere un ecosistema, nonché l’orgoglio della natura.
Ed oggi non mi rivolgo ai pazzi piromani in questione, ma a tutti noi. Perché è colpa di ogni singolo individuo se dobbiamo stare a guardare impotenti la natura morire lentamente, è troppo comodo ora sentirsi feriti di fronte alla nostra montagna che brucia. Una montagna che improvvisamente tutti amano e rispettano.
LA COLPA E’ DI TUTTI
Quante volte hai buttato gli avanzi del tuo pic-nic per strada? Quante volte sei uscito dal sentiero, calpestando e sradicando preziose forme di vita? Vogliamo parlare di quei maledetti mozziconi gettati qui e là in modo innocente, perché tanto sono piccoli e poi… lo fanno tutti.
E i felici bivacchi con fuocherelli in compagnia? “Ma cosa c’entra! E poi che ne sapevo io che poteva essere pericoloso? Non c’era scritto nessun cartello!”
Il problema principale è che non ci si sofferma nemmeno a pensare a certe conseguenze, perché non c’è più educazione ambientale e se non ci viene detta una cosa all’infinito non riusciamo a ragionare da soli.
Ma c’è una cosa curiosa su cui riflettere: nel 2018 quasi tutti abbiamo in mano telefoni da 1000 euro e con 2 spolliciate siamo in grado di accedere ad un patrimonio infinito di informazioni, nessuno è giustificato.
L’ignoranza non è giustificabile. Ed è preciso compito di ognuno di noi informarsi di cosa sta succedendo alla natura che circonda le nostre abitazioni.
I BOSCHI BRUCIANO
Più di 26000 ettari distrutti solo nel mese di luglio e i roghi non si sono mai fermati. Sicilia, Calabria le prime regioni, Piemonte e Lombardia le ultime.
Spero vivamente nella parola ultime. E non importa se la causa è stata accidentale o intenzionale, in qualche modo abbiamo contribuito tutti a questo.
E spero che la prossima volta che ti ritroverai a buttare plastica e cartacce per strada, penserai al vento di questi giorni, alla siccità che avanza e a quanto facilmente tutto possa diventare un grande falò.
ANIMALI STREMATI
Non voglio spendere nemmeno un pensiero per i cacciatori, che forse dovrei chiamare sciacalli senza morale, che aspettano gli animali stremati per ucciderli.
E spero fortemente sia una bufala quella dei cuccioli usati per appiccare gli incendi, non posso pensare che la mente umana sia ancora capace di tanta cattiveria gratuita, dopo gli insegnamenti della storia passata.


Animale al Campo dei Fiori di Varese
STIAMO BRUCIANDO NOI STESSI
Ma ci pensi mai che questo disastro riguarda anche te? Uomo e natura sono connessi da sempre e dovrebbero vivere in perfetta armonia. L’uomo non può vivere senza la natura, ma la natura può perfettamente prosperare senza l’uomo, ti sei mai fermato a pensarci?
Hai mai provato a farti una passeggiata all’aria aperta quando hai mal di testa, piuttosto che buttare giù sostanze chimiche? Si sente sempre dire “ho bisogno di staccare la spina” e dove ci si rifugia? In sentieri, boschi, laghi, mare…
Allora pensiamoci bene prima di versare residui velenosi nello scarico, buttare la plastica nel contenitore dell’umido e strappare fiorellini per decorare la casetta.
Non importa se “lo fanno tutti“, non importa se “tanto poi gli altri…“, inizia tu a pensare a quello che fai ad ogni tua singola azione, piccola scimmia ammaestrata. Cerchiamo di lasciare un mondo più pulito ai nostri figli e di rispettarci tutti un po’ di più.
PER TE CHE HAI APPICCATO L’INCENDIO
E se chi ha appiccato intenzionalmente il fuoco sta leggendo: sappi che tutto torna indietro. Continua a vivere la tua insulsa esistenza con la consapevolezza che in qualsiasi momento puoi venire scoperto e che fin troppa gente aspetta di conoscere il tuo nome.
Tanti auguri a te.


Palace Hotel Varese e Canadair
Martino Pirone
Considerazioni che meritano la massima attenzione. Brava.
My Life in Trek
Grazie Martino, speriamo bene che ognuno di noi rifletta
Maria Gervasini
Sarà stato un innocente lapsus ma l’edificio raffigurato NON E’ il Grand Hotel Campo dei Fiori bensì il Palace Hotel.
Penso proprio che questo grande rammarico per la nostra bella montagna che brucia è certamente di tutti !!! Ricordando tutto il lavoro e l’impegno del compianto Prof. Furia si resta ancora più sconcertati. Speriamo che il grande lavoro di grande impegno di tutti i soccorritori possa essere realmente efficace per salvare il salvabile !!! compreso loro stessi e tutte le persone coinvolte in questa brutta situazione.
My Life in Trek
Mi sembrava strano però non pensavo che il fuoco fosse arrivato fino al Palace, che amarezza!
Comunque tutti i soccorritori sono e continuano ad essere davvero esemplari.
Sono certa che tutto finirà presto e si potrà ripopolare i boschi