Come avvicinare i bambini alla natura e 5 mete consigliate.

“La montagna non è per tutti!”
“D’estate andiamo sempre al mare, sai, con i bambini non possiamo far altro”
Quante volte hai sentito queste frasi… ma è davvero così?
Se frequenti la montagna nella stagione estiva ti sarai sicuramente accorto che molte famiglie, al contrario di quello che comunemente si pensa, decidono di trascorrere le settimane di ferie in territorio montano. L’aria fresca e pura, lontano dal traffico e dallo smog, circondati da tanto verde e natura rendono la montagna la meta ideale.
Quindi, scardinare la coppia estate = mare è decisamente possibile.
Ma come fare? Semplice: con creatività e voglia di mettersi in gioco.

Il nipote di Marika, Andrea

Attrezzatura e agevolazioni

Negli ultimi anni sono sempre maggiori le opportunità e le agevolazioni per alloggiare in hotel, rifugi e appartamenti rivolte alle famiglie. Ad esempio, ci sono strutture che consentono ai bambini sotto i 12 anni di pernottare gratuitamente o che organizzano delle attività guidate adatte alle diverse età.
E’ possibile andare a camminare anche con bambini molto piccoli purchè si faccia attenzione ad utilizzare il giusto babywearing come marsupi ergonomici e passeggini da trekking con ruote all terrain ed a scegliere le mete idonee per questi ultimi (ad esempio la Val Viola di cui ti parlo dopo).
In generale è sempre importante tener conto che portare in montagna un neonato è ben diverso
dal portarci un adolescente: bisogna scegliere con attenzione la meta, la quota, il tipo di percorso.

Natura: un gioco da bambini

Un sasso, una ghianda, un fiore, un insetto, un lombrico sono tutti dei piccoli, ma grandi, stimoli naturali che accendono la curiosità e la voglia di esplorazione: fin da piccoli siamo naturalmente attratti dall’ambiente che ci circonda.
La cosa più semplice da fare per avvicinare il tuo bambino al mondo della montagna è giocare.
Per giocare con la natura bastano delle semplici passeggiate al di fuori della porta di casa. Nel tuo giardino si nasconde un fantastico mondo che, con un po’ di immaginazione e fantasia, può
trasformare i classici giochi in vere e proprie esplorazioni.
In montagna è lo stesso: il bambino può trasformarsi in un grande esploratore naturalista passeggiando in un prato alla ricerca degli insetti più strani, contando le diverse specie di fiori che incontra lungo il sentiero, scoprendo con il binocolo gli animali che vivono sulla montagna o collezionando i sassi più belli (un po’ come tanti di noi adulti eheheh).

E così, oltre ad aumentare il suo interesse per la natura, il tuo bambino sarà distratto dall’esplorazione e non farà molto caso alla salita e alla lunghezza del percorso, tanto da trasformare la montagna in vero divertimento: non è importante la meta…
Ogni passo è una scoperta, spetta a te però guidarlo e stimolarlo sempre di più.
L’arrampicata, fare il bagno in un laghetto, trascorrere la notte in un rifugio, il rafting, la mountain bike… In montagna non ci si annoia mai. E’ un vero e proprio parco giochi naturale con una grande varietà di percorsi e sport che si adattano ad ogni età e a tutti i gusti personali e quindi sì, la montagna è proprio adatta a tutti!

Valtellina per famiglie: 5 mete da non perdere

Le 5 valli che sto per consigliarti sono tutte degli angoli di paradiso in Alta Valtellina a cui io stessa sono molto affezionata: le frequento da 26 anni, da quando sono nata, con i miei genitori, i miei nonni e ora anche mio nipote di 3 anni.

Val Viola

Si può scegliere di attraversare questa splendida valle in diversi modi. L’alternativa più lunga è quella di parcheggiare l’auto in località Arnoga, imboccare la strada bianca fino al Rifugio Viola (2315m), dopo circa 2h40 di cammino e 444 m di dislivello. Altrimenti c’è la possibilità di percorrere con l’auto alcuni km addentrandosi nella valle fino al parcheggio Altumeira (a 5km dall’inizio del percorso) pagando il ticket all’inizio della strada (5.00 euro giornalieri).

E’ un sentiero molto facile, con pendenze leggere e dolci, inizialmente all’ombra dei boschi e poi affacciato sull’intera vallata, ma richiede un minimo di resistenza data la sua lunghezza. E’ il sentiero ideale per poter utilizzare il passeggino da trekking.

Val Viola

Val Grosina

La si raggiunge in auto da Grosio. Questa valle offre un’infinità di sentieri. Io, per gusto personale, ti consiglio di salire in macchina fino all’abitato di Eita a 1703m slm (si paga il pedaggio di 3 euro a Fusino). Qui c’è la possibilità di fermarsi a fare un pic-nic lungo il torrente Roasco tra prati verdi, cavalli e asini al pascolo oppure si può imboccare la strada sterrata che sale al Rifugio Falck (in 50 minuti di cammino e 300m di dislivello) e alla località Acque Sparse in cui è presente un laghetto alpino. Se si procede, in piano, si raggiunge il Passo di Verva.

Val Grosina

Val di Rezzalo

Raggiungibile dalla ss. 38 dello Stelvio, dopo Sondalo si raggiunge Le Prese. È possibile procedere in auto fino a Fontanaccia (1498m). Da qui parte un lungo percorso di 13 km di facile percorrenza. Per attraversare l’intera valle ci vogliono 5 ore di cammino, ma ci si può fermare dove si vuole ed è l’ideale per un pic-nic tra i verdi prati.
E’ un ottimo percorso anche in mountain bike, per un pizzico di avventura in più!

Val Zebrù

Da Niblogo, vicino a Santa Caterina Valfurva, si raggiunge un vero e proprio paradiso terrestre. Il primo tratto è il più impegnativo, in leggera salita lungo una strada bianca, ma una volta terminato ci si affaccia sulla magnifica Val Zebrù fatta di immensi prati verdi attraversati da un torrente, mucche al pascolo, caratteristiche baite in legno che costeggiano tutto il percorso. Si può arrivare in 2 ore di cammino a Rifugio Campo che, data l’abbondanza di ungulati presenti, organizza serate a tema con avvistamenti ed osservazioni di cervi, caprioli, stambecchi e camosci.
Se si fa silenzio e attenzione, è possibile vederli durante la camminata: un’esperienza decisamente emozionante.
Per i più resistenti, è possibile proseguire fino alla Baita del Pastore (percorso leggermente più impegnativo perché maggiormente in salita) e anche al magnifico tetto giallo del Rifugio Quinto Alpini (percorso decisamente più tecnico) dove ti attende Foxy, la volpe mascotte del rifugio.

Valle dei Forni e Val Cedec

Da Santa Caterina Valfurva, tramite il pagamento di un ticket di 5 euro giornalieri, si raggiunge in auto il parcheggio del Rifugio Forni. Da qui una grande varietà di sentieri permettono di attraversare la Valle dei Forni verso l’omonimo Ghiacciaio e il Rifugio Branca (1 ora di cammino e 320m di dislivello) oppure la Val Cedec verso il Rifugio Pizzini-Frattola (2 ore di cammino e 520m di dislivello) che però è un percorso leggermente più impegnativo dato il dislivello.
Io, con bambini dai 7 anni in su, consiglio vivamente di raggiungere il Rifugio Branca tramite il Sentiero Glaciologico dei Forni: dal Rifugio Forni si imbocca la variante bassa dal sentiero. Dopo un’ora di cammino si può scegliere di continuare su questa variante oppure imboccare il Sentiero Glaciologico Alto che in 50 minuti di cammino permette di arrivare proprio di fronte al ghiacciaio e di attraversare due caratteristici e traballanti ponti tibetani, per poi raggiungere in poco tempo il Rifugio Branca.

Valle dei Forni

Non ti resta altro che preparare lo zaino, munito di cappellini e creme solari e accompagnare la tua famiglia in splendide ed avventurose esplorazioni.
Buon cammino!

Articolo scritto da Benni Sala: “Naturalista, amante degli animali e della montagna, un po’ meno delle salite (ma alla fine ce la faccio). Leggo, scrivo -e mangio- per passione