Le Alpi svizzere riportano alla mente il cioccolato, le marmotte, monti e ghiacciai, ma soprattutto bellissime escursioni.
Sono tante le meraviglie da scoprire a piedi sulle alture di questa bellissima regione. Che siate escursionisti esperti o camminatori della domenica, le Alpi svizzere hanno tutto per sedurvi: paesaggi tanto vari quanto grandiosi, fauna e flora ricche e specialità regionali in ogni tappa.
Qualunque siano i vostri desideri, per un pomeriggio, una giornata o anche di più, troverete sempre percorsi interessanti da intraprendere in questa zona perché le possibilità sono davvero tante.
Per aiutarvi a scegliere quello che vi ispira di più, ecco una selezione di 5 bellissime escursioni.

5 percorsi da non perdere sulle Alpi svizzere: Bear Trek e Oberland
bernese

Quando si parla di trekking in Svizzera, vengono subito alla mente il tour del Cervino o del monte Rosa. Tuttavia, ci sono altri percorsi escursionistici che aspettano solo di essere percorsi per rivelare tutte le loro sorprese. Tra questi, il Bärentrek.
Anche se non incontrerete orsi sulla vostra strada, prende il nome dai giorni in cui solo gli animali selvatici potevano percorrere questi sentieri. Non si tratta, quindi, di una passeggiata nel parco, ma di un’escursione impegnativa scandita da diversi passi da attraversare.

Bärentrek tappa per tappa

Iniziando in sordina con il tratto Meiringen–Grindelwald, si può ammirare l’incredibile panorama delle tre mitiche vette dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau.
Si può salire, dunque, sul punto più alto di questa escursione nelle Alpi svizzere, raggiungendo la Blüemlisalp a un’altitudine di 2843 metri, prima di proseguire con il passo Bunderchrinde, che offre un panorama a 360° sulle Alpi.
L’escursione termina nella valle, a Lenk. Totale, 112 km, circa 6 giorni di cammino e 8200 metri di dislivello. Il percorso è molto difficile e richiede un’ottima condizione fisica.

Il cammino delle 4 fonti

Come suggerisce il nome, questa escursione incontra i fiumi Reuss, Reno, Rodano e Ticino. Dunque, posti assolutamente unici.
Il fascino di questo percorso lungo il massiccio del San Gottardo è legato ai suoi 4 cantoni (Grigioni, Ticino, Uri e Vallese) e ai suoi 6 passi: Furka, Lucendro, Maighels, Nufenen, San Gottardo e Sella.
Con i suoi 81 km di sentieri segnalati che incontrano ruscelli, stagni, laghi e paludi, si attraversano paesaggi d’alta quota vari e ricchi di storia.

Escursione alla portata di tutti sulle Alpi svizzere

Questo percorso di trekking nelle Alpi svizzere rimane abbastanza fisico anche se poco tecnico (non richiede alcuna conoscenza particolare), conta una distanza a piedi compresa tra 13 e 20 km al giorno (l’equivalente di un minimo di 5h15 e un massimo di 7h30 di cammino) e dislivelli dai 950 ai 1600 metri.
Se può rassicurarvi, potete farvi accompagnare da una guida alpina professionista e rendere il vostro viaggio ancor più coinvolgente.

Il tour des dents du Midi

Questo percorso ricalca un anello che inizia nell’affascinante villaggio di Champéry.
È una delle escursioni più conosciute del Vallese, per la presenza di fauna e flora particolarmente ricche, cascate, splendidi laghi e naturalmente i Dents du Midi che si possono ammirare lungo l’intera passeggiata.
L’accoglienza che gli abitanti del posto riservano agli escursionisti nei rifugi locali è particolarmente calorosa.
Per un brivido in più, è possibile aggiungere alle tappe classiche qualche ora di cammino e uscire dai sentieri battuti per scoprire la Dent de Valerette, la Tête de Chalin o per scalare la Haute Cime, una vetta a 3257 metri.

Samedan, Piz Padella e Marguns

Per i più esperti, il programma del tour des dent du Midi può essere completato aggiungendo circa 4 ore di cammino, con una scalata del Piz Padella, che offre una vista meravigliosa sulla regione dell’Alta Engadina.
Per arrivare più velocemente ai paesaggi più interessanti, è consigliabile prendere la cabinovia da Celerina a Marguns.
La prima parte dell’escursione si svolge in alpeggio, con tutto quello che ha da offrire, poi prosegue in un paesaggio fatto di blocchi e dirupi.
Arrivati ​​in cima, vicinissimi al Piz Ott, si può ammirare il massiccio del Bernina. I laghi turchesi della valle di St. Moritz, circondati da boschi di larici e pini, completano questo quadro da cartolina.

Il Col de torrent

Il Col de Torrent, situato tra la Val d’Anniviers e la Val d’Hérens, è un’escursione facile e varia, dove si incontrano laghi, ghiacciai e alte vette.
Partenza dalla diga di Moiry: si attraversa dapprima un alpeggio, a volte facile, a volte un po’ più ripido, prima di raggiungere il Lac des Autannes. Per aggiungere un po’ di pepe si può scalare il Sasseneire.
Il paesaggio, dominato dal Dent Blanche e dal Grand Cornier, si rivelerà solo una volta arrivato al Col de Torrent.
Si possono ammirare non solo le montagne che circondano lo Zinal (il Weisshorn e il Bishorn), ma anche il villaggio di Les Haudères, nella Val d’Hérens.

Jungfraujoch, top of Europe

L’escursione a Jungfraujoch costituisce un tour unico e offre una magnifica vista sulla Jungfrau, Mönch e Fiescherhörner, alcune delle montagne più alte d’Europa nelle Alpi bernesi. Il percorso conduce al Monchsjochhütte, il rifugio abitato più alto d’Europa, che resta chiuso nel mese di ottobre, ogni anno. Lo Jungfraujoch è uno dei luoghi più famosi della Svizzera e vanta più di un milione di turisti all’anno. È collegato alla ferrovia della Jungfrau.
Il sentiero è lungo circa 4 km (tra andata e ritorno): il percorso è consigliato solo a trekker esperti, che cammineranno per circa un’ora e mezza, affrontando una serie di difficoltà rilevanti.

Come arrivare a Jungfraujoch

Per capire come arrivare a Jungfraujoch, bisogna partire dalla sua collocazione. La regione della Jungfrau si trova a sud del cantone di Berna, 200 km a est di Ginevra. La città di Interlaken è il punto di partenza ideale per visitarla (soprattutto in relazione all’offerta ricettiva). Il suo nome deriva dalla sua posizione, tra i laghi di Brienz e Thun.
Jungfrau è una vetta situata nel massiccio delle Alpi bernesi. Culmina a 4.158 metri sul livello del mare.
Per raggiungere lo Jungfraujoch, bisogna partire da Grindelwald, paesino di montagna a 20 km da Interlaken. Poi, ci vogliono 45 minuti per lo Jungfraujoch.
Dal di Grindelwald terminal, si hanno 2 opzioni: il treno o la funivia per raggiungere l’Eigergletscher.

Flüela – Corno Nero – Weg

Questo percorso si snoda lungo un sentiero di montagna, con una salita piuttosto facile e una vista magnifica che seduce e fa dimenticare la vita quotidiana. Il tracciato totale è di circa 8 km, per un totale di 3h40 di cammino. Il livello di difficoltà è facile.
Ad ogni passo si possono ammirare le cime tutt’intorno e, se la giornata lo permette, anche il Grossglockner e il Monte Bianco in lontananza.

La sorgente più famosa delle Alpi svizzere

Prima di arrivare allo Schwarzhornfurgga, si incontra una sorgente che offre la migliore acqua potabile di Davos. Da lassù si può godere di una magnifica vista sulla Val Dischma.

Conclusione

Cime mitiche oltre i 4000 metri, ghiacciai, natura selvaggia e piccoli paesi tipici: il trekking in Svizzera non mancherà di stupire.
La grande diversità di paesaggi, uno più grandioso dell’altro, fatto di creste, ghiacciai, cupole, pareti, creste e acqua in tutte le sue forme (cascate, torrenti, laghi, fiumi, etc.) è un gioiello che questi posti consegnano al camminatore che percorre i suoi sentieri.

I massicci svizzeri ospitano anche una fauna e una flora molto diversificate e ben protette: aquile, camosci, marmotte, ermellini o pernici bianche si possono incrociare lungo il cammino.
Oltre ai 5 percorsi più affascinanti che ho descritto, merita una menzione il tour del monte Rosa. Situato tra la Val d’Aosta italiana e il Vallese svizzero, il rilievo culmina a 4634 metri: è il secondo massiccio più alto dell’Europa occidentale.
Durante questo percorso di trekking, dunque, si attraversano alti passi dove l’atmosfera di montagna è pregnante, si gode di viste panoramiche sui ghiacciai e si scoprono valli profonde e selvagge ben conservate.
La salita del Breithorn, a 4164 metri, per i più avventurosi segna la fine dell’escursione, dedicata solo a camminatori esperti, perché conta su forti dislivelli, il più difficile pari a 1700 metri.